Che tu sia un batterista o meno, probabilmente ti sei chiesto almeno una volta come produce suono questo strumento affascinante. Se avessi la possibilità di vedere rullante e tom in slow motion, ti renderesti conto delle singole vibrazioni della loro pelle e che sono impossibili da vedere ad occhio nudo.
Nelle prossime righe, quindi, abbiamo deciso di approfondire le caratteristiche e la complessità di uno strumento magnifico come la batteria, del coordinamento necessario a muovere tutti e quattro gli arti e della tecnica di base utilizzata dai batteristi per far suonare il proprio drum kit.
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Come fanno i batteristi ad essere così veloci?
Prima di capire le caratteristiche e alcune curiosità riguardanti la batteria, è importante comprendere in che modo i batteristi riescono ad essere così veloci quando suonano i vari tamburi. Il segreto della velocità è il rimbalzo.
Devi sapere, infatti, che la bacchetta, dopo che ha colpito una superficie, rimbalza e ruota intorno ad un fulcro. Quindi, se si impara a controllare con le dita il suo rimbalzo, è possibile suonare ad una velocità superiore senza grande fatica e dispendio di energie. Si tratta di un approccio molto simile a quello secondo cui viene fatta rimbalzare una palla da basket sul pavimento.
Quando si suona la batteria, quindi, pollice e indice sono fermi e mantengono la bacchetta. Invece, medio, anulare e indice si muovono incidendo sul controllo.
Coordinazione degli arti e indipendenza
Se è la prima volta che ti approcci ad uno strumento come la batteria, potrebbe sembrarti davvero impossibile andare a coordinare gli arti e raggiungere l’indipendenza. Soprattutto, fare tutto ciò che è stato appena detto.. a tempo!
In realtà, la perfetta coordinazione degli arti viene applicata in tutti i giorni della nostra vita quotidiana. Un esempio calzante è sicuramente quello della guida dell’automobile attraverso cui viene attivata proprio la coordinazione che consente di scalare la marcia in curva, premere contemporaneamente la frizione, girare il volante, etc.
Il concetto, quindi, è praticamente lo stesso. Anche per suonare la batteria, quindi, è necessario ripetere i movimenti milioni di volte in maniera tale da farli diventare degli automatismi. Ovviamente, per poter raggiungere questo obiettivo ci si affida anche a degli esercizi di coordinazione e indipendenza che sono in grado di migliorare la tua abilità su questo strumento.
L’anatomia di una batteria
Come avrai capito, quindi, una batteria è caratterizzata da uno o più tamburi che servono per produrre suono. Il fattore più importante del suono di qualsiasi tamburo è sicuramente la sua autonomia, ovvero, le diverse parti che lo compongono:
- Pelle: la pelle di un tamburo non è altro che la parte che viene colpita dalla bacchetta ed è responsabile delle vibrazioni che producono il suono.
- Fusto: si tratta del corpo di un tamburo. Solitamente realizzato in legno, ma anche in acciaio oppure alluminio, è responsabile di risonanza e sustain.
- Bordo: noto anche come il cerchio del tamburo, è un pezzo di forma circolare che influisce sulla tensione necessaria a produrre diverse note.
- Chiavette: sono gli elementi attraverso i quali è possibile accordare le pelli dei tamburi.
- Pedale: è uno strumento che viene collegato alla grancassa affinché possa essere suonata con il piede.
Come produce suono una batteria?
Adesso che hai qualche informazione in più, potresti chiederti cosa succede ad un elemento della batteria quando viene colpito da una bacchetta. Devi sapere che la batteria è composta da fusti, dei cilindri solitamente realizzati in legno.
Le pelli, rispettivamente battente e risonante, sono tirate e, quando vengono colpite, vibrano e fanno vibrare l’aria che è sia all’interno che all’esterno del fusto. Tutto ciò, genera delle onde sonore che si propagheranno in tutte le direzioni.
Detto questo, minore è l’aria che viene spostata, più alta è la nota. Infatti, il tom piccolo (generalmente posizionato sulla sinistra) ha una nota più alta rispetto al tom 2 e al timpano. Inoltre, i fusti della batteria sono dotati di apposite viti utilizzate per stringere o smollare le pelli. Più vengono strette, più la nota diventa acuta e viceversa.
Anche l’intensità del colpo ha una sua rilevanza. Infatti, un colpo forte metterà in moto l’aria in maniera più vigorosa, ottenendo un volume maggiore. Un colpo debole, invece, darà vita ad un volume decisamente più basso.
C’è da dire che il suono di una batteria è influenzato anche dalla tecnica. Ci sono numerose variabili che incidono sul suono di una batteria: dove colpisci la pelle, in che modo lo fai, quanto forte, quale angolo, etc.
Devi sapere, infatti, che se colpisci la pelle del tamburo di lato con un angolo acuto, ottieni un suono diverso rispetto a quando lo colpisci con un angolo basso. Ecco perché potrebbe essere una buona idea quella di sperimentare diverse angolazioni e posizioni differenti per ottenere il suono perfetto per ciò che ha intenzione di suonare. Il modo di suonare la batteria varia anche in base allo stile musicale: probabilmente, un brano Metal necessità di più forza e di colpi più pesanti rispetto ad uno stile come il Jazz.
Come iniziare a suonare una batteria?
Arrivato a questo punto, ti sarai reso sicuramente conto che suonare una batteria necessità di un certo tipo di coordinazione, ma anche di ritmo, resistenza, forza e agilità. Ovviamente, tutto questo può essere ottenuto tramite la pratica, l’allenamento e.. una batteria in tuo possesso! Ecco qualche passaggio da tenere a mente se vuoi iniziare ad imparare a suonare la batteria.
1. Acquista una nuova batteria acustica
Il primo passo da completare è senza dubbio quello di affidarsi alla migliore batteria acustica economica in circolazione, in maniera tale da avere accesso ad un ottimo strumento dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo. La buona notizia è che ci sono diverse alternative valide per le tue esigenze, senza che sia necessario spendere centinaia e centinaia di euro. Generalmente, un kit per cui valga la pena spendere soldi deve prevedere un set completo (rullante, tom 1, tom 2 e timpano), un kit di aste e un paio di piatti per batteria (charleston, ride e crash).
2. Impara le tecniche di base e i rudimenti
Adesso che hai una batteria a tua disposizione, il prossimo step è quello di imparare a suonarla. Quindi, impegnati ad imparare le basi della batteria iniziando da ritmi semplici fino ad arrivare al groove più complesso, man mano che le tue abilità migliorano.
Quando impari a suonare una batteria, non dimenticarti dei piedi. La batteria è uno strumento che coinvolge tutti gli arti e anche la grancassa (l’elemento che viene suonato con il piede) è di fondamentale importanza per ottenere un suono di batteria pieno e presente.
3. Esercitati con un metronomo
Sebbene l’esercizio sia essenziale, si rivela ancora più importante se svolto nella maniera corretta. Infatti, molti batteristi accompagnano le loro sessioni di allenamento con un metronomo, un dispositivo che produce un clic udibile con cadenza prestabilita e che consente al batterista di imparare a mantenere un tempo costante durante gli esercizi.
Usare un metronomo, quindi, è piuttosto semplice. Il “segreto” è quello di impostare il dispositivo su un tempo lento e iniziare ad esercitarsi. Successivamente, nel momento in cui si è raggiunti una certa padronanza dell’abilità, è arrivato il momento di aumentare la velocità del clic per migliorare ulteriormente la tua tecnica.
Conclusioni
In definitiva, la batteria acustica è uno strumento affascinante che attira l’attenzione di migliaia di persone. Se a primo impatto potrebbe sembrare semplice da suonare, imparando a conoscerlo ci si rende conto che è uno strumento complesso che richiede coordinazione, senso del ritmo, forza, resistenza e velocità.