John Frusciante: un Genio della Chitarra... Acustica!

John Frusciante: un Genio della Chitarra... Acustica!

John Frusciante è uno di quei chitarristi che non necessita di grandi presentazioni, essendo già entrato nell’immaginario collettivo di molti. Nonostante sia più giovane di molti maestri della “sei corde”, il suo stile sulla chitarra elettrica mescola abilmente generi come rock, funk, pop, R&B, grunge e punk, rendendo omaggio ad alcuni grandi chitarristi del passato. 

Per molti fan, inoltre, i veri Red Hot Chili Peppers sono proprio quelli a “guida” Frusciante. Nella guida che stai per leggere, quindi, abbiamo deciso di approfondire lo stile di John Frusciante alla chitarra acustica, scegliendo tre strumenti molto simili a quelli utilizzati durante la sua carriera. 

Leggi le altre guide dedicate ai grandi chitarristi: 

Chi è John Frusciante? Breve biografia

John Frusciante nasce il 5 marzo del 1970 nel Queens a New York. Entra nei RHCP nel 1988 sostituendo il defunto Hillel Slovak e inizia subito a collaborare alla registrazione di “Mother’s Milk” del 1989 e di “Blood Sugar Sex Magik” del 1991. 

Nonostante il successo, Frusciante lascia la band nel 1992 per perseguire una carriera da solista che lo porta alla pubblicazione di due album sperimentali, "Niandra LaDes and Usually Just a T-Shirt" (1994) e "Smile from the Streets You Hold" (1997). 

Nel 1998, Frusciante torna nei RHCP e contribuisce con la sua chitarra alla realizzazione di album come "Californication" (1999), "By the Way" (2002) e "Stadium Arcadium" (2006). Tuttavia, la sua esperienza con i Red Hot Chili Peppers termina di nuovo nel 2009 per concentrarsi su progetti sperimentali e sulla propria carriera solista. 

In quegli anni, infatti, pubblica album come “The Empyrean” (2009) e collabora con vari artisti. Nel 2019, invece, annuncia il suo ritorno nei Red Hot Chili Peppers. 

I diversi periodi di Frusciante con i RHCP

Il periodo “Blood Sugar Sex Magik"

Frusciante sostituì Hillel Slovak nei Red Hot Chili Peppers e registrò immediatamente l’albume “Mother’s Milk”. In questo disco, le chitarre elettriche sono protagoniste, spinte dalla produzione a cercare sonorità orientate al metal con testi più commerciali. L’album ottenne un discreto successo, sia di pubblico che di critica. 

Tuttavia, Anthony Kiedis decise di cambiare etichetta discografica, passando dalla EMI alla Warner Bros, proprio per allontanarsi da quel tipo di sound. 

Il disco successivo, “Blood Sugar Sex Magic”, è probabilmente il loro miglior album di sempre. Durante il documentario “Funky Monks”, che mostra le riprese delle sessioni di registrazione, è possibile anche notare quali sono le chitarre acustiche utilizzate da John. 

Frusciante registra la parte di chitarra acustica a 12 corde di “Breaking The Girl” con una Martin D12-28. Poi, in un’intervista a Guitar One del 1999, Frusciante ha dichiarato di essersi ispirato al brano “Friends” dei Led Zeppelin. L'aneddoto più interessante riguarda il ritornello di "Breaking the Girl", in cui ammette di aver preso gli accordi da un libro di brani di Duke Ellington. 

La Yamaha FG820-12 è una dreadnought con tavola in abete e fasce e fondo in mogano, una combinazione di legni perfetta per lo strumming. John Frusciante ha uno stile di playing attraverso cui spinge molto sulle corde. Si tratta di un aspetto molto spesso trascurato: infatti, oltre alla pulizia, anche l’intenzione del modo di suonare viene catturata dal microfono e registrata. 

Il mogano, accoppiato all’abete, permette di ottenere un suono dinamico, ricco e definito. Inoltre, la scala un po’ più corta di questa Yamaha la rende molto piacevole e morbida da suonare, nonostante le sue 12 corde. 

Il fingerstyle di Frusciante

“I Could Have Lied” è un altro brano che è un esempio del suono acustico di John Frusciante, questa volta su una chitarra a sei corde, nonché il momento in cui i RHCP si sono allontanati dalle sonorità più metal del disco precedente. La chitarra è suonata con le dita in fingerstyle e, le note della chitarra, sono praticamente le stesse della melodia vocale del brano. 

Anche lo strumming sugli accordi delle parti successive, come il ritornello e il ponte, è suonato con le dita. Successivamente, una chitarra elettrica esegue un assolo molto essenziale, in puro stile Frusciante. 

La sei corde preferita da John Frusciante, in quel periodo, era una Martin D-18, con tavola in abete e fasce e fondo in mogano. Per ottenere un suono simile, ci siamo rivolti ad una Martin DX2, una dreadnought con legni laminati per fasce e fondo. Sebbene si tratti di una Martin “entry level”, offre ottime prestazioni, soprattutto nell’accompagnamento in strumming. Nel complesso, la Martin DX2 offre un suono morbido e leggermente malinconico, perfetto per catturare l’essenza delle melodie di Frusciante. 

Addio RHCP?

Nel 1992, John Frusciante lascia i Red Hot Chili Peppers per la prima volta nel bel mezzo di un tour, decidendo di dedicarsi ad una carriera solista. Pertanto, nel 1994 pubblica il suo primo disco, “Niandra LaDes and Usually Just a T-Shirt”, in cui le chitarre acustiche sono la base della maggior parte delle canzoni, accompagnate da una chitarra elettrica, un piano e la sua voce. Si tratta di un album che offre un sound completamente diverso da quello che aveva con la band, probabilmente specchio del periodo complesso che stava affrontando. 

Un brano notevole della sua carriera solista è “Skin Blues”, suona su una chitarra a sei corda. Il brano inizia in stile blues, per poi variare su uno strumming in stile Led Zeppelin. E’ un brano molto interessante perché, nella parte centrale, è possibile riconoscere uno stile che Frusciante svilupperà in futuro per canzoni come “Can’t Stop”.  

In "Skin Blues", John utilizza note singole al basso per la nota fondamentale dell'accordo, mentre sviluppa la melodia con le altre corde stoppate. La pennata è molto ritmica e sfrutta le corde mute per ottenere maggiore spinta e attacco. 

L’album solista di Frusciante è un lavoro diverso ma molto interessante per capire il suo modo di suonare, soprattutto in termini di costruzione delle melodie e delle seconde voci. Elementi che, dopo il suo ritorno nei RHCP nel 1999, diventeranno caratterizzanti del suo sound. 

L’era “Californication” 

“Californication” è l’album che segna un cambiamento definitivo nel suono del gruppo, con il ritorno di Frusciante alla chitarra. “Road Trippin’” è il brano che chiude il disco ed è suonato in fingerstyle su una Martin 0-15 che Anthony Kiedis aveva preso da Rick Rubin e prestata a John. 

In diverse interviste, è lo stesso Frusciante a sottolineare come apprezzasse il suono di quello strumento, aspetto che gli ha permesso di scrivere numerose canzoni. Un modello per certi versi simile è la Eko Marco Polo, realizzata completamente in mogano. Questa scelta, unica ad un corpo di dimensioni più piccole, consente di ottenere un suono diretto, ricco di tonalità medie e perfetto per il fingerstyle. 

La Eko Marco Polo è dotata di un microfono a condensatore oltre al piezo, elementi che aiutano ad ottenere un suono molto naturale quando si amplifica la chitarra. Nel complesso, la Eko ha una bella voce, è comodissima da suonare ma anche potente e definita rispetto alle sue dimensioni. Inoltre, è integrata da una custodia di buona fattura. 

Conclusioni

Nel corso della sua carriera, John Frusciante ha dimostrato di essere un chitarrista versatile e innovativo, capace di lasciare un segno indelebile sia con la chitarra elettrica che con quella acustica. I primi anni con i RHCP, il periodo solista e il ritorno nella band, hanno consentito a Frusciante di costruire un sound unico e riconoscibile, dimostrando la sua maestria anche con la chitarra acustica.