Hai mai pensato di imparare “Fool in The Rain” dei Led Zeppelin? Tra i tanti brani di una delle rock band più famose al mondo, “Fool in The Rain” è sicuramente uno dei più interessanti dal punto di vista dei batteristi. Nella guida che stai per leggere, quindi, abbiamo deciso di analizzare una delle canzoni più celebri dei Led Zeppelin, studiandola in 5 fondamentali passaggi.
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Come nasce “Fool in the Rain” dei Led Zeppelin
“Fool in the Rain” è uno dei brani più eclettici e affascinanti del repertorio dei Led Zeppelin. Il testo, scritto da Robert Plant, racconta di un uomo che aspetta sotto la pioggia un appuntamento che non si realizzerà mai. La canzone è inclusa nell’album “In Through the Out Door” del 1979 ed è il risultato del mix di stili musicali differenti.
Infatti, il brano nasce dalla collaborazione dei vari membri della band. La base musicale, realizzata da John Paul Jones, bassista e tastierista dei Led Zeppelin, si caratterizza da un ritmo di samba e influenze brasiliane. Invece, testo e melodia vocali sono stati elaborati da Robert Plant.
E’ proprio l’interpretazione vocale di Robert Plant ad essere un elemento chiave attraverso cui si esprime alla perfezione l’angoscia e l’attesa del protagonista del brano. Il pezzo è famoso anche per la percussione sincopata di John Bonham e con il ritmo samba mantenuto da Jimmy Page alla chitarra. “Fool in the Rain” è una pietra miliare del repertorio dei Led Zeppelin, una canzone che sottolinea la loro capacità e versatilità nello sperimentare diversi stili musicali.
Strumentazione consigliata
Prima di capire come suonare “Fool in The Rain” e comprendere i segreti dei groove di John “Bonzo” Bonham, scopriamo qual è la strumentazione consigliata per avvicinarti al sound di uno dei batteristi più famosi al mondo.
Ci siamo affidati ad un set “importante”, i Paiste 2002, dei piatti dalle grandi dimensioni che offrono la potenza necessaria per replicare il sound di Bohnam. I Paiste 2002 sono i leggendari piatti che hanno contribuito a plasmare il suono di generazioni di batteristi dediti al rock.
Invece, per quanto riguarda la batteria, la scelta è ricaduta sulla Pearl Decade, uno strumento che è il prodotto di 70 anni di esperienza del brand giapponese nella produzione artigianale di batterie acustiche.
Tutorial “Fool in The Rain”
Step 1
Il primo step per suonare "Fool in The Rain" è capire la base dell’Half Time Shuffle in cui si suona solamente il primo e il terzo colpo delle terzine con la mano destra, con la cassa sul primo e il rullante sul terzo. Il suggerimento è quello di ripetere questo primo step anche su ride e crash in maniera tale da imparare e abituarsi a spostarsi sui vari elementi della batteria.
Step 2
Nel secondo step, è arrivato il momento di inserire la cassa “vera” della canzone che ha un ritmo piuttosto musicale.
Step 3
Con il terzo step, invece, bisogna integrare le “ghost” che vanno inserite, come spesso accade in questi ritmi, tra un colpo di charleston e l’altro.
Step 4
Nello step 4, invece, il nostro focus passa sul famoso groove che caratterizza il brano “Fool in The Rain” e che prevede l’apertura del charleston. L’apertura dell’hi-hat avviene in un punto un po’ strano, ovvero sul levare del primo colpo e, quindi, sul secondo colpo del charleston, subito dopo l’inizio del groove stesso.
Step 5
Arrivati allo step 5, ci soffermiamo sul groove che non tutti conoscono. Infatti, nel brano originale, Bonham passa sul ride e continua a suonare cassa e rullante perfettamente uguali, il charleston suona sul secondo e sul quarto colpo, mentre sul piatto alla sua destra suona le cosiddette terzine di quarti che prevedono il primo e il terzo colpo sulla prima terzina e solamente il secondo colpo sulla seconda.
Conclusioni
Suonare “Fool in The Rain” dei Led Zeppelin non è di certo una passeggiata. John Bonham ha abituato i batteristi di tutte le epoche con groove non scontati, complessi ed eclettici che lo hanno reso uno dei musicisti più apprezzati al mondo. Attraverso questo tutorial, in 5 passaggi abbiamo cercato di dividere il brano affinché sia possibile studiarlo e approcciarlo per qualsiasi batterista partendo dalle basi dell’Half Time Shuffle fino ad arrivare alle terzine di quarti.