Genos, nuova workstation digitale Yamaha

Genos, nuova workstation digitale Yamaha

Si chiama Genos e Yamaha la presenta come il nuovo punto di riferimento del suono, del design e per l'esperienza musicale, per le workstation digitali a tastiera. La tastiera semipesata proprietaria è il modello FSX con Aftertouch, i 76 tasti sono creati con un processo di costruzione ad alta precisione per incrementarne l'affidabilità, ma soprattutto la stabilità del tasto. La generazione sonora di Genos è sempre basata sulla tecnologia AWM stereo, in cui interagiscono una serie di tecnologie quali le Supert Articulation 1/2 o la Articulation Element Modeling (AEM) per i fiati, per simularne le più sottili sfumature durante l'esecuzione tramite i controlli sul pannello. L'arsenale sonoro comprende complessivamente oltre 1.710 Voice, e tra le novità segnaliamo le nuove categorie orchestrali denominate Revo tra i drumkit, o i preset di pianoforte dotati di banchi multisample desunti dallo Yamaha CFX, il top di gamma tra i gran coda acustici del brand giapponese. Oltre ai suoni onboard, l'utente può espandere il campionario acquistando nuovi pack, a gestire il tutto è YEM (Yamaha Expansion Manager), software progettato su PC e Mac che permette di creare anche suoni e loop personalizzati. Le voice occupano uno spazio intorno ai 1,8 GB mentre la memoria interna è approssimativamente di 58 GB. Su Genos è stata introdotta la sezione denominata Live Control: un set di potenziometri e slider assegnabili per modellare le sonorità dello strumento con un piccolo display dedicato alla visualizzazione dei parametri. La Genos è multitimbrica a 28 parti e la polifonia è di 256 note. La sezione effetti di questo strumento impiega la stessa tecnologia proprietaria VCM che Yamaha impiega nei suoi mixer professionali: nella Genos troviamo blocchi DSP dedicati per il riverbero, il Chorus, un multieffetto, Vocal Harmony, synth Vocoder, più un compressore e un equalizzatore a valle del mix, e tutti dotati di locazioni di memoria User per salvare le proprie impostazioni; ogni parte dispone inoltre di un equalizzatore e un blocco DSP dedicato, infine all'ingresso microfono sono associati blocchi per Noise Gate, compressore, equalizzatore a tre bande ed effetto vocale.

L'arranger di Genos dispone di circa 550 Style, offrendo controlli dedicati quali Intro x 3, Main Variation x 4, Fill x4, Break, Ending x 3, una compatibilità con i formati Style File Format (SFF) e Style File Format GE (SFF GE), più quattro locazioni One Touch Setting (OTS) per ogni Style; Genos dispone inoltre di una sezione Harmony/Arpeggio dotata di 216 preset. L'interfaccia di Genos è intuitiva da subito e adatta sia all'utente esperto che quello in erba, molti parametri e funzioni si attivano direttamente dal nuovo display touch screen LCD VGA a colori TFT da 9", mentre un secondo schermo OLED da 589 x 48 punti è posizionato sopra la sezione Live Control. A pannello, troviamo sei pulsanti su cui memorizzare altrettante funzioni per l'accesso istantaneo con un tocco solo. Parlando di velocità di workflow, Direct Access fornisce scorciatoie per raggiungere una vasta gamma delle funzioni di Genos. Selezionando semplicemente il tasto omonimo, seguito da un altro pulsante presente sul pannello di controllo o premendo un pedale, si può saltare direttamente da una schermata all'altra contenente i relativi controlli. Tramite il tasto Registration Memory si possono salvare tutte le impostazioni del pannello di controllo e richiamarle di seguito.

Le performance si possono registrare come file audio (WAV) o Standard MIDI File (SMF) con la funzione Quick Recording; per arrangiamenti maggiormente complessi, Multi Recording offre un sequencer a 16 tracce MIDI, con funzioni realtime e steptime. Una volta soddisfatti delle proprie registrazioni, si possono salvarle nello User Drive interno o esportarla in una chiavetta USB; nello specifico, da segnalare che Genos dispone di ben tre porte per collegare altrettante unità di memoria esterne, di cui una posta nel pannello inferiore dello strumento.

Le uscite audio di Genos sono state completamente ridisegnate per garantire durevole qualità; lo stadio di conversione è un DAC a 32bit che garantisce un suono definito di alta qualità attraverso un vasto range di frequenze. Nelle connessioni Genos propone quattro linee sub oltre alla uscite Main Out L/R, un'uscita digitale S/PDIF, due coppie A/B di porte MIDI I/O, tre porte USB To Device e una To Host, ingressi audio Aux In stereo, ingresso Mic In, tre prese per dei pedali (il classico sustain, uno di espressione e uno switch Art.1) con funzioni assegnabili e connettività LAN Wireless.