Esattamente due anni fa durante la Moogfest ad Asheville, Moog lo aveva presentato in anteprima e ora è ufficiale l'arrivo sul mercato internazionale, anche nel nostro paese, di Subharmonicon; così si allarga l'offerta di sintetizzatori analogici semi-modulari del brand del North Carolina di cui fanno parte già Matriarch, DFAM, Mother-32 e Grandmother. Si tratta di un potente strumento musicale, versatile e innovativo che ha la sua forza nell'intuitività e nell'immediatezza di utilizzo, anche chi non è troppo familiare con la sintesi analogica può ottenere da subito risultati sonicamente molto gradevoli.
Il cuore di Subharmonicon risiede nella generazione sonora data da ben sei sorgenti molto potenti: due VCO analogici e quattro oscillatori subarmonici; ogni tono subarmonico è derivato matematicamente da uno dei due oscillatori principali, ad esempio dividendo la frequenza per due si ottiene l'ottava inferiore, dividendo per tre si ottiene la quarta dell'ottava inferiore; moltiplicando per numeri interi una nota si ottengono le prime otto armoniche e quindi l'accordo maggiore della stessa, oppure dividendo con le subarmoniche si ottiene l'accordo di quarta minore.
I due sequencer a quattro step permettono di dare una forma ritmica agli accordi, entrambe possono essere mandati in clock a quattro Rhythm generator impostati con suddivisioni matematiche del master tempo creando complesse "poli"ritmiche perfette per aprirsi a nuovi mondi sonori. Le dotazioni continuano con doppio generatore di inviluppo, filtro Ladder Moog e VCA analogico. Per familiarizzare non è necessario utilizzare la patchbay, che consta in 32 punti di collegamento con jack da 3,5 mm per cablaggi interni o con hardware Eurorack compatibili (tramite adattatore MIDI type A to DIN 3,5 mm MIDI Input).
Nel pannello posteriore troviamo l'alimentazione, uscita cuffie 1⁄4” e slot kensington.