Massimo rispetto per la chitarra acustica: Paola Selva con Reference Cables 

Massimo rispetto per la chitarra acustica: Paola Selva con Reference Cables 

Inizia a 9 anni lo studio della chitarra classica fino a quando non desidera provare l'ebbrezza delle corde di metallo e si innamora della chitarra acustica. Paola Selva è oggi una chitarrista che esplora i territori della chitarra amplificata con una consapevolezza tecnica rara per chi proviene dal mondo classico. Interessata soprattutto alla musica popolare pura, non filtrata da rielaborazioni di musicisti di altre culture, Paola ritiene di essere il prodotto di tutte le musiche che ha ascoltato anche al di fuori della musica classica. Non ha mai abbandonato lo strumento su cui è cresciuta, ma ora che ha conosciuto il potere del suono amplificato non rinuncia al sistema di cablaggio che le garantisce di preservare le qualità timbriche del suo strumento.

Prima da sola componendo brani propri e auto-producendosi un cd (Legno e Vento, 2019) poi attiva in varie collaborazioni, da quella con la cantautrice Rebi Rivale insieme al contrabbassista Filippo Tantino al duo con il mandolista Massimo Gatti, anche Paola Selva ha ripreso a suonare in concerto dopo lo stop agli spettacoli dal vivo. Sono due i suoi strumenti di riferimento, entrambi di liuteria. Il primo è di Michele Della Giustina (liutaio della zona di Vittorio Veneto) e l'altro, più recente, di Lukas Milani (liutaio vincentino). Si tratta di due strumenti molto differenti e timbricamente complementari.

Il Della Giustina ha tavola in cedro e fasce e fondo in wengé, mentre il Milani ha tavola in abete e fasce e fondo in noce. Il sistema di amplificazione montato sulla chitarra Della Giustina è un Camaleonte a doppio microfono, piezo + pastiglia, coadiuvato da un microfono a condensatore. La Milani ha invece un sistema Rare Heart Blend della Fishman con uscita stereo su cui Paola Selva ha chiesto a Reference Cables di studiare un cablaggio speciale che consentisse di gestire separatamente i due canali in uscita dallo strumento. 

La chitarrista conosceva già i cavi Reference: "Quando ho cominciato la mia avventura con l'acustica amplificata, ho cercato tutto quello che potesse farmi arrivare al suono finale e uno dei grossi problemi era proprio il cavo. Provandone molti avevo notato già che c'erano delle differenze, ma quando su consiglio di un amico ho acquistato il famoso ‘cavo marrone’ RIC01A di Reference è stato veramente illuminante perché ho sentito tutte le frequenze restituite con la gamma dinamica molto rispettata. Da quel momento in poi è stato naturale acquistare altri cavi Reference per ottenere un cablaggio completo".

Come è accaduto anche per altri musicisti che utilizzano Reference, è stata la conoscenza diretta di Angelo Tordini a stimolare un passo ulteriore nell'utilizzo ancora più consapevole dei prodotti del marchio italiano: "Ho incontrato Angelo quando sono andata a suonare con Massimo Gatti alla fiera di Cremona. Ho notato il suo stand e ho pensato che era arrivata l'occasione per parlargli e allo stesso tempo per fargli la richiesta di un cavo angolare che mi permettesse di gestire separatamente i due canali in uscita dalla chitarra.

Angelo Tordini non solo mi ha dato il cavo necessario, ma mi ha fornito tutto il sistema per collegare la chitarra al mixer rispettando il mio suono dall'inizio alla fine: dalla chitarra esce un cavo TRS a Y stereo (Reference RICT01Jtrs/JTsJts) che diventa due cavi mono, uno con il segnale del pickup magnetico e uno con quello microfonico, diretti alle due DI passive RDB-01 sempre di Reference. Da lì escono ancora due cavi Reference coerenti con i due diversi segnali dei trasduttori (RMC.01 Bk-5-MF per il condensatore e RMC.0.Zero-BK -5-MF per il piezo), diretti al mixer per essere trattati ancora separatamente".