Nel 2018, Paul Reed Smith insieme al suo tecnico hanno avuto la possibilità di studiare uno degli amplificatori più importanti e più iconici di tutta la tua storia della chitarra elettrica e del rock. L’oggetto di studio era un Marshall Super Lead degli ultimi anni ‘60, posseduto da Jimi Hendrix e utilizzato proprio a Woodstock.
I due sono riusciti a “smontare” l’amplificatore cercando di studiarne tutti i segreti e le particolarità con l’intenzione di creare una nuova serie di ampli: l’HDRX. Dopo i modelli HDRX 50 watt e 100 watt, l’ultimo arrivato è il PRS HDRX 20 watt, probabilmente una versione più adatta ad utilizzi in casa e in studio, dedicata alla maggior parte dei chitarristi in circolazione.
PRS è davvero riuscito a realizzare un amplificatore dalle sonorità Hendrixiane? Per scoprirlo, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo:
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Che cos’è il PRS HDRX 20?
HDRX 20 non è altro che una testata interamente valvolare che si configura con lo stesso layout dei modelli di maggiore potenza, integrandosi con delle modifiche davvero interessanti. Dal punto di vista estetico, il PRS HDRX 20 si caratterizza con un telaio in acciaio con gli angoli fortemente arrotondati proprio per rimarcare la somiglianza con lo stile del Marshall Super Lead.
A differenza delle testate da 50 e 100 watt, l’HDRX 20 propone una coppia di Tung-Sol 5881 di fabbricazioni russa, considerate ai tempi il meglio del meglio. Se nel pannello anteriore ci sono tutti i controlli per ottenere la migliore equalizzazione in base ai tuoi gusti di chitarrista, sul pannello posteriore ci sono cinque jack per altoparlanti e per il collegamento ad un cabinet da 4, 8 e 16 ohm.
Caratteristiche PRS HDRX 20
L’HDRX 20 è un classico Marshall “old school”, un amplificatore dal suono ruvido che distorce semplicemente alzando il volume. L’ampli presenta due controlli di volume per due voicing diversi, uno più brillante (Treble) mentre l’altro più scuro (Bass). Generalmente, ciò che si fa con amplificatori di questo tipo è quello di ponticellare i due canali per cercare di trovare il risultato perfetto, andando anche a modificare i volumi.
In realtà, l’HDRX 20 risolve questa situazione alla fonte in quanto i due canali sono già internamente ponticellati cosicché modificando i loro volumi si andranno già a miscelare tra di loro per ottenere il suono che maggiormente apprezzi.
Una volta intervenuti sui volumi e stabilito qual è il suono che si vuole ottenere, è possibile scegliere un volume di uscita tramite un Master Volume dedicato. Sul pannello frontale sono disponibili anche due mini-switch: il primo aggiunge un leggero boost di gain sulle medie frequenze, molto utile per rendere l’amplificatore più ruvido; il secondo, invece, aggiunge una funzione Bright nel caso in cui si fosse raggiunto un buon livello di saturazione e fosse necessario schiarire un po’ il suono.
Essendo un amplificatore signature di Jimi Hendrix, potresti essere portato ad utilizzarlo con Stratocaster dotate di single coil. Tuttavia, trattandosi di un Marshall style, si comporta bene anche con gli humbucker.
Pro e contro di PRS HDRX 20
Ci sono solamente due piccole note dolenti quando si parla del PRS HDRX 20. In primo luogo, c’è una totale assenza di FX Loop: nel caso in cui dovessi utilizzare effetti come riverbero e delay, dovranno essere messi prima dell’ampli non accedendo ad un suono nitido e pulito. L’altro elemento riguarda l’assenza di un footswitch che potesse servire ad attivare e disattivare le funzioni di cui abbiamo parlato, aspetto molto comodo soprattutto in situazioni live.
Nel complesso, si tratta di un amplificatore indirizzato ad un certo tipo di chitarrista: tutti coloro i quali sono alla ricerca di un suono vintage e ruvido. L’HDRX 20 è un amplificatore che mancava nel catalogo PRS, un’alternativa valida soprattutto per chi non ha intenzione di spendere migliaia di euro per trovare una soluzione di questo tipo.
Pro:
- Suono vintage
- Master volume
- Switch
- Dimensioni
Contro:
- No FX Loop
- No Footswitch