Non sempre registrare la batteria acustica in casa è un’attività dispendiosa: nella maggior parte dei casi, infatti, è importante avere a disposizione i mezzi giusti. La fortuna vuole che, oggigiorno, ci siano numerose opportunità, anche a prezzi accessibili, per ottenere un buon risultato tra le mura domestiche. Nelle prossime righe di questa guida, quindi, abbiamo deciso di fornirti strumenti e consigli per iniziare con il piede giusto, anche se hai un un budget limitato.
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Come registrare una batteria acustica in casa?
Il primo elemento necessario a registrare una batteria acustica è la scheda audio oppure il mixer. Ad esempio, il Behringer UMC404HD è un’interfaccia audio a 4 canali che consente di registrare altrettanti microfoni in multitraccia semplicemente collegandola tramite USB al computer. La scheda audio è dotata di una serie di ingressi ed uscite e, nel complesso, è una scelta perfetta considerando il suo rapporto qualità/prezzo.
Registrazione con 2 microfoni
Ovviamente, per registrare sono necessari dei microfoni che, anche in questo caso, saranno piuttosto economici. Il primo è un microfono per cassa, il Behringer C112, che ha la particolarità di dover essere inserito tra l’interno e l’esterno del buco della cassa. Dopo aver collegato il primo microfono, puoi aprire un qualsiasi software di registrazione, come Studio Logic, per poter iniziare la tua sessione.
In questo caso, è importante fare una piccola osservazione per evitare che la registrazione si riveli un buco nell’acqua. Molto spesso, c’è la tendenza ad avere come livello di picco, quindi come volume massimo, il valore 0. In realtà, si tratta di un approccio completamente sbagliato perché, a quei livelli, il volume inizia a distorcere e a perdere di definizione. Pertanto, nel momento in cui si registra, il suggerimento è quello di rimanere almeno a -16 o -18 per ottenere un buon risultato. Per riuscirci, è sufficiente muovere i potenziometri della scheda audio a cui è associato il microfono e che ne determinano il volume.
In un approccio alla registrazione con due microfoni, il secondo strumento a nostra disposizione sarà il cosiddetto “panoramico”. A tal proposito usiamo uno dei due Presonus PM2, microfoni leggeri e al tempo stesso economici. Trattandosi di un microfono panoramico, il Presonus PM2 sarà posizionato al di sopra della batteria, quanto più centrale possibile e a circa un metro di altezza dallo strumento. Entrambi i microfoni, quindi, vengono collegati nelle scheda audio per poter essere gestiti all’interno del software di registrazione.
Registrazione con 4 microfoni
Per una registrazione con 4 microfoni su una batteria, una tradizionale configurazione prevede un microfono per il rullante, uno per la cassa e due panoramici. Ad esempio, un’altra soluzione valida per microfonare la grancassa della tua batteria è il Behringer BA19A, un’opzione che, a differenza della prima, deve essere inserito all’interno della cassa per svolgere perfettamente il proprio lavoro. Tra le caratteristiche del Behringer BA19A troviamo una risposta forte, combinando un maggiore attacco che lo rende perfetto per applicazioni a bassa frequenza e per registrazioni in studio.
Sul secondo canale della scheda audio, inseriamo il microfono dedicato al rullante. Parliamo di un Behringer SL75C, un’alternativa dall’ottimo rapporto qualità/prezzo che presenta una risposta in frequenza davvero molto ampia. Posizionare bene questo microfono è essenziale per una buona riuscita della registrazione. Ecco perché vale la pena rivolgere la sua capsula verso il centro del rullante, in maniera che non sia troppo vicino al bordo del rullante stesso.
Infine, completano la configurazione con 4 microfoni i Presonus PM2, over-head che devono essere posizionati al di sopra della batteria, verticalmente a circa 80 cm di distanza l’uno dall’altro e alla stessa distanza dal centro del rullante affinché entrambi siano in “fase”.
Conclusioni
Oggigiorno, registrare una batteria acustica in casa non è più una mission impossible. Brand di ogni tipo rendono disponibili strumenti a prezzi accessibili e che consentono a tutti, anche ai batteristi principianti, di muovere i loro primi passi nel campo della registrazione casalinga. Nella guida che hai appena letto, ti abbiamo mostrato due approcci distinti che prevedono l’utilizzo di un paio di microfoni oppure di 4. Ovviamente, maggiore sarà il numero e la qualità degli strumenti utilizzati per registrare la tua batteria, più sarà la capacità del batterista di incidere sul risultato finale in fase di post-produzione.