Hai mai provato a suonare il jazz sulla batteria? Il jazz è probabilmente uno dei generi musicali che i batteristi ritengono più semplici da suonare. Tuttavia, non sempre questa affermazione si rivela corretta. Per approcciarti correttamente al jazz, infatti, dovrai conoscere i ritmi fondamentali, le tecniche, etc. Insomma, comprenderne sulla batteria è un passaggio fondamentale.
Per iniziare, però, è necessario anche avere la strumentazione giusta. In particolare, il drum kit selezionato è il Mapex Be Bop, mentre il set di piatti giusti coinvolge la serie Vibra di UFIP. Se vuoi imparare a suonare jazz, quindi, non ti resta altro che continuare a leggere questa guida oppure guarda il video completo:
Leggi le nostre guide dedicate al mondo della batteria acustica:
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- Survival Kit del Batterista: Cosa Portare Sempre con Te? Guida Completa
- Da Rullante Economico a Professionale? Guida Definitiva e Pratica
Introduzione al Jazz per la batteria
Prima di iniziare, però, è necessario fare un’importante precisazione: il jazz è uno stile musicale che si basa principalmente sulle terzine. Quindi, uno degli aspetti più rilevanti è sapere come funzionano le terzine, appunto. In poche parole, nel momento in cui abbiamo una pulsazione, l’obiettivo è far rientrare tre note all’interno di questo intervallo di tempo. Il modo migliore per imparare a capire e a suonare le terzine è quello di utilizzare un metronomo e, all’inizio, scegliere una parola di tre sillabe, che sarà contenuta nell’intervallo.
Ritmica base del jazz
Come detto, quindi, i brani più semplici del jazz si basano sulle terzine, quindi, è importante imparare il cosiddetto swing e la sua ritmica base. Lo swing si compone da 1/4 e poi 1° e 3° colpo di terzina, sia sul charleston che sul ride. Volendo, si può integrare suonando il charleston con il piede sul 2° e sul 4° colpo. Oppure, quando lo si suona sul charleston, aprire l’hi-hat sul 2° e sul 4° colpo. Con questi elementi si configura la ritmica base dello swing che puoi ascoltare in questa parte di video:
L’utilizzo della grancassa e degli altri fusti
La grancassa è probabilmente l’elemento meno importante della batteria quando si tratta di jazz e, solitamente, si usa per suonare i quarti molto piano perché corrisponde alle note del contrabbasso.
Adesso, però, è di fondamentale importanza andare ad aggiungere tutti gli altri fusti nel “ritmo base”. Ad esempio, uno dei modi più utilizzati è sicuramente il cross stick, che si ottiene appoggiando la bacchetta sul rullante e suonando, di fatto, solamente il suo bordo. Ovviamente, non è detto che questo stesso movimento non si possa applicare sul rullante pieno.
Ora, invece, spostiamo il cross stick sul 2° colpo e integriamo sia il tom che il timpano per rendere più ricco e più complesso l’intero pattern. Detto ciò, è necessario aprire una piccola parentesi in merito all’accordatura utilizzata quando si suona il jazz. Solitamente, è buona norma tenere i tom e gli altri elementi su una nota abbastanza alta.
Gli strumenti per suonare il jazz: batteria, piatti e bacchette
Probabilmente ti sarà capitato di notare che una batteria jazz presenta un numero inferiore di pezzi rispetto ad un drum kit tradizionale. Generalmente, infatti, il set ha bisogno di un rullante, uno o due tom, un timpano, un charleston, un ride e preferibilmente anche un crash.
Per questo motivo, abbiamo scelto di provare la Mapex Be Bop, uno strumento realizzato al 100% con fusti in betulla che risultano molto versatili e che offrono un suono definito, pulito e diretto. Il set si compone di un tom da 10’’, un timpano da 14’’, un rullante da 14’’ e una cassa da 18’’.
Per quanto riguarda i piatti, invece, la nostra scelta è ricaduta sulla serie Vibra di UFIP, realizzata in collaborazione con Adriano Molinari, storico batterista di Zucchero. I Vibra prendono spunto dal concetto di Blast Crash e per ottenere il loro timbro sonoro caratteristico, la martellatura iniziale realizzata a mano, viene integrata da una deformazione plastica. Il tutto per ottenere un ride dal suono controllato e un charleston potente con una dinamica che si adatta a qualsiasi stile musicale, jazz compreso.
In ultima analisi, anche le bacchette ricoprono un ruolo molto importante quando si suona jazz. In particolare, è necessario rivolgersi ad un paio di drumstick che non siano troppo pesanti, proprio per poter suonare nel modo in cui il jazz richiede. Pertanto, tra le migliori bacchette per batteria ci sono sicuramente le 7A. Oppure, puoi sempre utilizzare delle bacchette particolari come le spazzole.