Le storie della maggior parte delle chitarre elettriche Gibson sono legate ad un particolare periodo in cui l’omonimo produttore di strumenti faticava ad inseguire Fender che, in quel momento, stava registrando un incredibile successo dettato dall’avvento di modelli come Jaguar e Jazzmaster che avevano reso felici orde di chitarristi.
Gibson, quindi, voleva raggiungere a tutti i costi l’obiettivo di acquisire una fetta di mercato e uno degli esperimenti attraverso cui il brand era intenzionato ad ottenere questo risultato è stata la Firebird. Per scoprire tutto su questo particolare modello di chitarra elettrica e apprezzare le sue caratteristiche, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo:
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Storia della Gibson Firebird
Il primo tentativo da parte di Gibson avvenne nel 1958 con il lancio di Explorer, un progetto che si rivelò un vero e proprio fallimento. Nonostante questo, il team dell’azienda del Michigan non si volle dare per vinto e nel 1963 Gibson lancia il modello Firebird.
La storia della nascita della Firebird è diversa rispetto a quella che ha dato i natali ad altre opzioni. Il suo progetto, infatti, non nacque dalla mente di qualcuno che fosse effettivamente un designer di chitarre, bensì una persona che lavorava nel settore automobilistico: Ray Dietrich.
L’idea di Dietrich fu ovviamente sottoposta a McCarthy, al tempo presidente di Gibson e probabilmente uno dei più illuminati proprietari dello storico brand di chitarre elettriche che contribuì alla nascita di modelli passati alla storia come SG, ES-335, Explorer e altri.
Ray Dietrich, quindi, partì inevitabilmente dal progetto dell’Explorer con l’obiettivo di ottenere delle forme più smussate ispirandosi al design automobilistico degli anni ‘50. Pertanto, Dietrich si ispirò alle auto di quell’epoca come le Packards, Lincolns e ai taxi che sfrecciavano tra le avenue della Grande Mela.
Nacque così la Firebird, un modello completamente diverso da qualsiasi altra Gibson prodotta fino a quel momento.
Caratteristiche della Gibson Firebird
La Firebird è una chitarra elettrica dalle dimensioni piuttosto importanti. Non parliamo soltanto di quelle del corpo ma, ad una prima occhiata, è possibile notare come lo strumento sia tutto proteso verso sinistra. Tutto ciò si traduce in un manico estremamente lungo e in una paletta davvero di grandi dimensioni. Queste caratteristiche si denotano anche in una posizione particolare dei pickup che non sono al centro dello strumento ma, piuttosto, proprio verso sinistra.
Come ogni chitarra elettrica proveniente da quegli anni, anche in questo caso, la Gibson Firebird si caratterizza da un manico piuttosto sottile. L’insieme di questi elementi determina il cosiddetto neck-dive, ovvero un’assenza di bilanciamento dello strumento che inevitabilmente avrà poco o niente equilibrio.
Con il lancio della Firebird viene introdotta un’importante novità nel catalogo Gibson. Infatti, questo strumento fu la prima chitarra elettrica ad essere neck through: il manico, a partire dalla testa fino alla fine del corpo, era tutto un unico pezzo. Venivano poi incollate le “ali” per poter ottenere la classica forma della Firebird.
Della Firebird, però, non era particolare solamente il design estetico. Anche suono e pickup rappresentavano due elementi mai visti su un modello di casa Gibson.
Il suono della Gibson Firebird Custom è caldo ed è perfetto per generi anche più spinti del rock. Tuttavia, non si tratta del suono più fedele perché le Firebird classiche non montano humbucker ma pickup che, se a primo impatto possono essere simili a dei mini-humbucker, utilizzano dei magneti di forme differenti e offrono una sonorità più brillante rispetto ai modelli più moderni.
A partire dal lancio, c’erano essenzialmente 4 modelli di Firebird in commercio: la I, la III, la V e la VII. Il numero progressivo dei modelli indicava un aumento nel tipo di finiture, nei pickup, nella qualità generale e nel prezzo.
L’opzione che segnò il successo maggiore fu senza dubbio la numero V che introdusse elementi come la vibrola, il binding sulla tastiera e i segnatasti a forma di trapezio tipici di quell’epoca.
La Firebird non è sicuramente una chitarra elettrica che si vede tutti i giorni. Nonostante questo, sono parecchi i chitarristi famosi che si sono rivolti a questo strumento e che hanno contribuito al suo successo. Tra questi troviamo Johnny Winter, Keith Richards, Eric Clapton, Slash e Joe Bonamassa.
Ciò che è certo è che non si tratta di una chitarra elettrica adatta a tutti. Tuttavia, chi è alla ricerca di originalità, impatto scenico e un suono graffiante, troverà nella Firebird una scelta molto valida.