Posivite Grid Serie Spark: Perché se ne Parla Tanto tra i Chitarristi?

Posivite Grid Serie Spark: Perché se ne Parla Tanto tra i Chitarristi?

Spark di Positive Grid è la serie di amplificatori di cui tutti i chitarristi stanno parlando. Il rapporto qualità/prezzo, il numero di funzionalità, la qualità dei suoni e la portabilità sono sicuramente alcuni degli elementi peculiari di questi modelli che fanno sempre più gola ai musicisti. Ma sono davvero i migliori amplificatori sul mercato? 

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Panoramica della Serie Spark

I modelli Spark di Positive Grid hanno molti elementi in comune, praticamente quasi tutti. L’unica vera differenza risiede nelle dimensioni e nel prezzo. Ovviamente, riducendo le dimensioni, si ridurrà anche l’investimento e, di conseguenza, anche la larghezza del cono, ottenendo un suono più modesto, aspetto che Spark ha gestito al meglio. 

La serie Spark non include degli amplificatori canonici come, ad esempio, il Boss Katana. Si tratta di ampli pensati per il chitarrista che suona da solo e che ha bisogno di supporto. Per certi versi, si rivelano molto più simili a dispositivi come il Katana Air e lo Yamaha THR10. 

Un’altra caratteristica comune a tutti e tre i modelli Spark è che sono un ibrido tra una cassa Bluetooth e un vero amplificatori. Su tutti i modelli Spark, infatti, è possibile collegare via Bluetooth il telefono, l’iPad oppure qualsiasi altro dispositivo per ascoltare musica. 

Qualità e costruzione

Paragonando gli amplificatori Spark di Positive Grid ad altri concorrenti, come altri piccoli amplificatori Bluetooth oppure amplificatori da scrivania, salta subito all’occhio che questa serie sia molto più apprezzabile esteticamente e curata nel dettaglio. Spesso, si tratta di prodotti che offrono un feeling economico, ma non è il caso degli Spark che offrono una qualità costruttiva piuttosto elevata, facendoli sembrare dei veri mini amplificatori. 

 Ad esempio, lo Spark Go, il più piccolo e portatile della serie, è ricoperto da una cover di gomma che offre una piacevole sensazione al tatto e presenta dettagli ben rifiniti.

Come detto, la principale differenza tra i modelli della serie Spark è nelle dimensioni: dallo Spark 40 al Go, diminuendo le dimensioni si riducono anche i controlli a bordo dell'amplificatore. Infatti, lo Spark 40 offre molti controlli simili ad un amplificatore tradizionale, lo Spark Mini e il Go consentono di gestire solamente volumi e preset. 

Pertanto, questi ultimi due, sono fortemente influenzati dalla presenza dell’applicazione dedicata per poter sfruttare al massimo le loro funzionalità. 

L’applicazione dedicata 

L’applicazione Spark è sicuramente una delle migliori in circolazione. Infatti, non è solamente la più appagante dal punto di vista grafico ma è estremamente funzionale. Tra le funzioni più interessanti c’è sicuramente la gestione della catena del suono che permette di creare e regolare i suoni sugli amplificatori. 

La prima parte dell’app offre un accesso semplice e intuitivo alla catena del suono. Sebbene non sia possibile cambiare l’ordine dei pedali, l’aspetto grafico è efficace, con immagini dei pedali che ricordano le loro controparti originali. 

In ogni caso, è possibile modificare i parametri facilmente con un doppio click sul pedale; per modificare gli amplificatori, il processo è lo stesso. Così facendo, avrai accesso a diverse testate già associate alle loro casse, anche se non avrai modo di modificare i microfoni oppure effettuare cambiamenti troppo profondi. 

In alto a sinistra, invece, potrai salvare i preset che si possono richiamare direttamente dall’amplificatore, specialmente sui modelli Mini e Go, l’unica attività che può essere portata a termine senza l’ausilio dell’applicazione. 

Riproduzione musica e backing track

L’altra sezione dell’applicazione Spark riguarda l’ascolto della musica e l’utilizzo delle backing track. In alto a destra è disponibile una lente d’ingrandimento per la ricerca, collegata direttamente a YouTube che permette di cercare qualsiasi video, riprodurlo tramite app e ascoltarlo attraverso l’ampli. 

L’applicazione include un sistema di intelligenza artificiale che riconosce gli accordi della musica riprodotta e li mostra. Si tratta di una funzionalità non estremamente precisa, soprattutto quando si suonano accordi più complessi. 

Oltre a YouTube, l’app propone delle backing track pre-costruite chiamate “Quick Jam”. Qui, troverai diversi generi come funk, rock, etc., che potranno essere riprodotte tramite l’app. 

Un’altra funzionalità interessante è lo “Smart Jam” che consente di creare delle backing track dopo aver suonato degli accordi vicino al telefono, utilizzando un metronomo. In questa maniera, l’app creerà delle backing track scegliendo tra vari tipi di batteristi e bassisti, in base al genere desiderato. 

Anche in questo caso, il riconoscimento degli accordi non è perfetto, specialmente per progressioni armoniche complesse. Per ottenere i migliori risultati, è consigliabile utilizzare giri di accordi semplici.

Suoni 

In ultima analisi, approfondiamo il suono degli amplificatori Spark. Utilizzando l’uscita cuffie per suonare o per collegare l’amplificatore ad una scheda audio per registrare, la differenza tra i modelli non si noterà. Le simulazioni digitali di amplificatori e pedali sono di buona qualità e paragonabili a quelle di altri prodotti presenti nella stessa fascia di prezzo. 

La situazione cambia drasticamente quando si ascoltano gli amplificatori attraverso i loro speaker. Anche se tutti e tre condividono lo stesso “cuore” digitale, il suono risulta profondamente diverso a causa delle dimensioni dei coni. 

Ad esempio, lo Spark 40, con i suoi due coni più grandi, si caratterizza da un suono ricco e dettagliato; il Mini e il Go, con i coni più piccoli, perdono alcune sfumature sonore.  Man mano che si scende di dimensioni, il tipo di amplificatore e di effetto diventa meno rilevante rispetto alla dimensione del cono, che influisce significativamente sulla qualità del suono percepito.

Tuttavia, lo Spark 40  sacrifica la portabilità in quanto deve essere sempre collegato ad una presa di corrente, anche se si dota di una risposta in frequenza migliore, specialmente nelle basse. Il Mini, infatti, è il giusto compromesso tra portabilità e qualità del suono: è leggero, portatile, si ricarica via USB e offre un suono sorprendente considerando le sue dimensioni. 

Conclusioni

Spark è la migliore serie di amplificatore per suonare in casa? Se confrontiamo i modelli Spark con dispositivi simili, quindi portatili e da scrivania, sono opzioni praticamente imbattibili in termini di qualità sonora e funzionalità dell’app. Anche esteticamente sono sicuramente più apprezzabili. 

Tuttavia, suonare con lo Spark 40, il più “grande”, offre un feeling diverso rispetto ad un amplificatore con un cono da 12’’. Per questo motivo, la serie Spark non può sostituire tutti gli amplificatori esistenti e la scelta dipende molto dalle esigenze del singolo musicista.