Amplificatori Marshall: Dal Plexi all’Iconico JCM800

Amplificatori Marshall: Dal Plexi all’Iconico JCM800

Qual è il suono Marshall e cosa aspettarsi nel momento in cui si seleziona un amplificatore fisico o simulato di questo brand? Nelle prossime righe di questa guida, il nostro obiettivo è analizzare le caratteristiche del suono Marshall, approfondendo la storia di questo brand, i musicisti che si sono affidati ai suoi amplificatori e le prestazioni di un modello in particolare, il Marshall JCM800. 

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La storia di Marshall 

Gli amplificatori Marshall sono sicuramente tra i più conosciuti e iconici nel mondo della musica. La storia degli ampli Marshall ha inizio a partire dagli anni ‘60 a Londra. In quel periodo, Jim Marshall gestiva un negozio di musica a Hanwell e si rese conto di una crescente domanda di amplificatori per chitarra in grado di produrre un suono forte e distorto. 

Il primo amplificatore Marshall, il JTM45, venne rilasciato nel 1962. Si trattava di un ampli da 45 watt, basato sul modello Fender Bassman. Tuttavia, Marshall aggiunger una serie di modifiche al design per renderlo più adatto al suono distorto che era in grado di produrre. Tra le modifiche troviamo un trasformatore di uscita più potente e l’uso di valvole EL34, invece delle 6L6.

L’ascesa degli amplificatori Marshall

Con il passare degli anni, il suono degli amplificatori Marshall divenne sempre più accostato alla musica rock n’ roll. Molti chitarristi dell’epoca come Jimi Hendrix, Eric Clapton e Jimmy Page usavano gli ampli Marshall per ottenere i loro suoni caratteristici. 

Tra i motivi principali della popolarità degli amplificatori Marshall c’era la loro capacità di produrre un suono distorto che fosse comunque chiaro e articolato. In particolare, il focus degli amplificatori Marshall è sempre stato sulle frequenze medie, perfetta per bucare il mix e aiutare i chitarristi ad ottenere un suono potente ed espressivo. 

L’era Marshall “Plexi”

Tra la fine degli anni ‘60 e gli anni ‘70, gli amplificatori Marshall entrano nell’era conosciuta come Plexi. Durante quel periodo, infatti, Marshall inizia a produrre una serie di amplificatori alloggiati all’interno di pannelli di plexiglass. Tra gli ampli di quel tempo ci sono il Super Lead e il Super Bass, modelli più potenti e più aggressivi rispetto al JTM45

In particolare, il Super Lead è diventato uno degli amplificatori più famosi e ricercati nel mondo della musica rock. Tony Iommi e Angus Young sono stati due dei chitarristi che ne hanno apprezzato di più le caratteristiche. 

Dal Marshall JCM800 ad oggi

A partire dagli anni ‘80, Marshall introduce un’altra serie di amplificatori chiamata JCM800, un modello progettato per essere più versatile e perfetto per l’emergente musica hard rock. Il JCM800 registrò un enorme successo, diventando l’amplificatore di riferimento di numerosi chitarristi dell’epoca. 

Dal JCM800, Marshall ha continuato ad innovare il suo parco di amplificatori. Alla fine degli anni ‘80, fu presentato il JCM900 dotato di un gain di livello superiore e con gamma più ampia di suoni. Invece, il JCM2000, rilasciato alla fine degli anni ‘90, permettevano un controllo maggiore sul suono, con controlli di gain e di volume per ciascun canale. 

Nel 2007, la serie JVM sbarca nel mondo digitale con l’accesso ad un livello di precisione superiore. Invece, nel 2018, è il momento della Serie Origin che ebbe l’obiettivo di riproporre il suono vintage dei primi amplificatori Marshall, offrendo caratteristiche e funzionalità moderne. 

Le caratteristiche uniche del suono Marshall

Quali sono le caratteristiche che hanno reso unico il suono Marshall in tutti questi decenni? Gli amplificatori Marshall sono saliti alla ribalta per il loro suono caldo e “croccante”, caratterizzati da una prominenza di frequenze medie. Tutte caratteristiche che hanno contribuito a farli diventare punti di riferimento in generi musicali come Rock, Metal e Blues. 

Il suono distintivo dei Marshall è da riscontrare in componenti e circuiti, come le valvole di potenza EL34 e EL84. Gli amplificatori Marshall sono anche conosciuti per la distorsione che offre un suono ricco e dinamico. Anche il circuito AB permette di accedere ad un livello di potenza più elevato che contribuisce a mantenere stabile il timbro iconico dei Marshall. 

Marshall JCM800

Sebbene gli amplificatori Marshall non siano celebri per il suono Clean, il pulito del JCM800 è un’ottima base da cui partire per aggiungere pedali ed effetti. Il canale Low Gain, quindi, è perfetto per sonorità funk ma anche per brani più tendenti al pop. Ovviamente, è un suono più spigoloso e ruvido rispetto a quello che otterresti con un Fender, ma è comunque un buon timbro, considerando che chi si rivolge ad un Marshall non punta di certo al Clean. 

Infatti, è sul canale distorto che Marshall come il JCM800 esprimono il meglio di loro, offrendo un suono confortevole per suonare tutto ciò che è rock. 

Passando al canale High, ciò che si ottiene è un suono decisamente più distorto, ottimo per gli assoli e con una buona dose di dinamica. Il punto centrale del Marshall è proprio la dinamica: a prescindere dal canale, se si suona piano si ha quasi un pulito; contrariamente, suonando più forte, potrai accedere ad un bel distorto. 

Quando si suona, infatti, non è importante avere tanta distorsione ma, piuttosto, avere una distorsione definita con la giusta quantità di Gain. Il Marshall rimane sempre fedele a sé stesso, con le acute che graffiano e una buona presenza di frequenze medie che bucano il mix. 

Chi utilizza amplificatori Marshall? 

Oggigiorno, gli amplificatori Marshall sono utilizzati da alcuni dei chitarristi più famosi e influenti della scena rock e non solo. Nomi come Slash, Joe Perry, John Mayer e Billie Joe Armstrong sono solo alcuni che si sono rivolti a Marshall per plasmare il proprio suono e quello della loro band. 

Il logo Marshall è uno dei più riconosciuti in assoluto ed è diventato un simbolo che non può non essere accostato al mondo del rock n’ roll. Per oltre 50 anni, Marshall si è impegnata nel campo degli amplificatori per innovare e rinnovare i propri prodotti con l’obiettivo di diventare un vero e proprio punto di riferimento per i chitarristi di tutto il mondo. 

Conclusioni 

L’universo Marshall è un punto di riferimento per i chitarristi di tutto il mondo. Il leggendario JCM800 ha segnato un capitolo fondamentale nella storia degli amplificatori con il suo suono caldo, “croccante” e una dinamica impressionante. Ma la storia di Marshall non si limita a questo modello: dai modelli Super Lead e Plexi, per passare Origin e JVM, Marshall ha saputo innovarsi con l’obiettivo di introdurre nuove funzionalità, sfaccettature e per accogliere le esigenze dei musicisti. 

Jimmy Page e Jimi Hendrix sono chitarristi che si sono affidati a Marshall per plasmare il loro suono. Ora, altri nomi come Slash e John Mayer si affidano a questi amplificatori per continuare a perfezionare la loro ricerca sonora.