L’espansione di Antelope non conosce fine. Dopo aver dato una ventata di freschezza tra clock e convertitori, ora si impegna con la stessa tenacia anche sul versante analogico. MP8D unisce otto pre-amplificatori a una sezione di conversione A/D di qualità superiore.
La connessione USB serve solo al controllo dell’unità, tramite il software di gestione che consente il routing degli ingressi alle uscite digitali. Unica eccezione analogica è l’uscita cuffie, che ovviamente è dotata del proprio convertitore D/A. MP8d nasce dall’esperienza di Zen Studio, acclamato per la qualità dei suoi pre-amplificatori, nonché dal più recente MP32, pre-amplificatore a 32 canali.
Hardware
Gli otto pre-amplificatori sono basati su un circuito in Classe A proprietario, con un operazionale OPA 1612 con slew rate di 27 V/µs a bassissima distorsione, con gain controllato digitalmente da un THAT 5171. I primi due ingressi funzionano anche ad alta impedenza e includono anche un operazione TL072 e un relè. Antelope ha scelto di utilizzare due convertitori AKM AK5388 a quattro canali ciascuno, progettati per il settore high end e in grado di campionare fino a 216 kHz, con range dinamico di 120 dB. Le connessioni analogiche sono realizzate con prodotti Neutrik. In particolare ognuno degli otto ingressi accetta connessioni XLR e TRS, accanto ai quali trovano posto i due ingressi Insert TRS per i primi due preamp.
Controllo
Da pannello è possibile impostare il tipo di ingresso tra Mic e Line (Hi Z anche per i primi due canali) e il gain. Occorre l’uso del pannello di controllo di MP8d per attivare l’alimentazione Phantom a 48 V, l’inversione di polarità e l’attivazione del filtro HPF. Ogni pre-amplificatore può avere il proprio valore di frequenza per l’HPF, da 25 Hz a 250 Hz.
Routing
Il numero di canali digitali MADI e ADAT disponibili per il routing, in ingresso e uscita, è dipendente dalla frequenza di campionamento: fino a 48 kHz si hanno a disposizione 64 canali I/O su MADI e 16 su ADAT, fino a 96 kHz sono 32 MADI e otto ADAT, mentre fino a 192 kHz si scende a 16 MADI e quattro ADAT. Rimangono sempre disponibili gli otto canali AFX, per l’invio degli otto pre-amplificatori agli effetti digitali interni, gli otto AES Out, e le uscite stereo S/PDIF e TosLink. Anche il mixer interno scende da 32 canali fino a 96 kHz a 16 fino a 192 kHz.
Mixer e Meter
Fino a 32 canali possono accettare altrettanti ingressi, analogici o digitali. Ogni canale include controlli di solo, mute, pan e link dei canali stereo, con invio finale del segnale alle uscite Mix Out che, in routing, dovranno essere assegnate a un’uscita fisica. In fase iniziale, ogni canale è impostato a -30 dB così da permettere la somma digitale senza clipping.
Effetti
Graficamente ben realizzati, MP8d mette a disposizione un equalizzatore parametrico a cinque bande, la prima e ultima banda funzionano come LPF e HPF, oppure come shelving, le tre centrali sono parametriche pure, con controllo di Q. La posizione dell’equalizzatore può essere invertita rispetto al compressore/limiter, che presenta i classici parametri di soglia, attacco, ratio (fino a 20), rilascio e gain, oltre a Knee per stabilire la curva. È presente un filtro per il compressore e la modalità di detector include peak o livelli differenti di RMS.
In prova
MP8d si allinea alla qualità di Orion 32 e introduce il circuito di pre-amplificazione di MP32 e Zen Studio in un settore che certo non manca di modelli concorrenti. La scelta di Antelope è racchiusa nel termine trasparenza. I pre-amplificatori mantengono inalterato il sound originale, non regalando alcunché in fatto di enfatizzazioni o transienti. Si apprezza l’headroom che, anche con amplificazioni un po’ troppo generose, non produce mai degli improvvisi picchi di amplificazioni incontrollabili, e la linearità di risposta che conserva la dinamica originale. Il suono è molto attuale, aperto sulle alte frequenze, compatto sulle medie e preciso sulle basse. La rumorosità del circuito di pre-amplificazione è tra le migliori, e si discosta in positivo da molte altre realizzazioni concorrenti. Si va quindi sul sicuro anche in situazioni di live, pur mancando un circuito di soft limiter che, in questo caso, sarebbe molto d’aiuto per evitare spiacevoli incidenti di registrazione. In tema di assenze, si fa notare la mancanza di un pad in ingresso. L’ingresso Hi Z si dimostra all’altezza, mantenendo non colorato il suono. Più volte non ci siamo accorti del lavoro della pre-amplificazione, che pure c’era, segno di una filosofia votata alla trasparenza. I convertitori AD sono perfettamente all’altezza della fama di Antelope: hanno un suono fine, dettagliato, ricco di transienti che non sono mai sfocati o rovinati dai pre-amplificatori. Il clock è un altro punto a favore di MP8d: le due uscite WC sono una manna dal cielo per chi vuole sfruttarlo per ringiovanire vecchie unità digitali. Le connessioni digitali ci sono tutte (occorre però costruirsi il cavo AES Out) e il routing permette di usare in uscita più formati contemporaneamente. Gli unici appunti riguardano gli effetti: sia l’equalizzatore che il compressore hanno un suono un po’ troppo digitale, a nostro parere, e sono lontani dall’emulare il comportamento delle controparti analogiche. In questo ambito Antelope può sicuramente crescere, sebbene in un pre-amplificatore con conversione A/D gli effetti non siano così necessari o importanti. L’uscita cuffie ha un buon livello ma si poteva spingere un po’ di più per garantire l’ascolto anche in riprese live. Il controllo via software è eccellente, tuttavia è sempre necessario passare dal computer per impostare alcune funzioni critiche, come l’alimentazione phantom o il filtro HPF e, al momento, non è possibile richiamare i preset dal pannello di MP8d.
Conclusioni
Nato per accompagnare i convertitori multi-canale come Orion 21, MP8d è un’unità che può vivere di vita propria grazie all’ottima qualità di conversione A/D e alla trasparenza dei suoi otto pre-amplificatori. L’intero progetto gode di una integrazione perfetta tra la parte analogica e digitale, che fornisce, nel lavoro di tutti i giorni, la sensazione di grande stabilità e prevedibilità dei risultati, sempre di qualità.
PRO
Pre-amplificatori efficienti e trasparenti
Conversione AD
Routing
Circuito di Clock
CONTRO
Effetti molto migliorabili
Assenza di pad e soft limiter
Controllo ridotto da pannello
SECONDO NOI
Rapporto qualità/prezzo 8
Componenti 9
Sound 8.5
Interfaccia 8
L’articolo a cura di Luca Pilla pubblicato in collaborazione con www.audiofader.com