Il blues è uno dei generi che, più di altri, ha dato una forte spinta alla popolarità della chitarra elettrica e ha anche contribuito alla creazione di un linguaggio caratteristico che poi è stato sviluppato e arricchito anche da altri musicisti.
Il blues è anche il genere musicale che più degli altri si presta ad essere suonato con la chitarra. Infatti, il twelve bar blues è una struttura composta solamente da 3 accordi che si sviluppa su 12 battute e si ripete all’infinito. Un “involucro” perfetto per improvvisare qualche melodia avvalendosi del box pentatonico che chi suona la chitarra conosce molto bene.
Oltre alle note, il blues è stato caratterizzato anche da grandi interpreti del passato che utilizzavano la chitarra come una vera e propria estensione della propria voce. Trattandosi di uno dei generi musicali più suonati, abbiamo deciso di scoprire quali sono le chitarre dei suoi protagonisti e, come prima opzione, la Telecaster ci è sembrata appropriata.
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Muddy Waters: una leggenda del Blues
Muddy Waters, soprannome ottenuto da sua nonna poiché da piccolo amava sguazzare nel fango in riva al Mississipi, è considerato pacificamente uno degli artisti più influenti del XX secolo. Una sua tournée svoltasi in Inghilterra nel 1958, contribuì a far conoscere il blues moderno nel vecchio continente e, considerato che si trattasse di una delle prime esibizioni amplificate della storia, l’Europa conobbe un suono mai sentito prima che diede il via ad una vera e propria rivoluzione musicale: la nascita del rock n’ roll.
I Rolling Stones e la stessa omonima rivista presero spunto dal titolo si una suo brano e quest’ultima incornicia Muddy Waters al 49esimo posto nella classifica dei migliori chitarristi di tutti i tempi.
I fan di Waters non finiscono di certo qui. Anche un certo Eric Clapton era un suo grande estimatore e, nell’album di debutto dei Cream, incise proprio una cover di Muddy. Anche gli AC/DC presero spunto dalla canzone You Shook Me per scrivere il brano You Shook Me All Night Long. Così come ispirò i Led Zeppelin nel loro album di debutto e viene citato anche dai Beatles nel singolo Come Together.
Insomma, questi sono solo alcuni esempi che sottolineano l’importanza di Muddy Waters per lo sviluppo della scena musicale mondiale, anche al di fuori dei confini prettamente blues.
In generale, Muddy Waters contribuì alla nascita di uno stile di blues differente rispetto al Country Blues e che viene chiamato Chicago o Urban Blues. Il suo modo di suonare è semplice ed essenziale con la voce che viene accompagnata dalle note per spingere il significato dei suoi testi.
Quale chitarra usava Muddy Waters?
Tra le chitarre più famose di Muddy Waters c’è sicuramente la Telecaster che lo ha accompagnato dal 1957 in poi e che, a tutti gli effetti, fa parte della Rock and Roll Hall of Fame.
In particolare, la Tele di Muddy era dotata di una manico in acero sostituito in un secondo momento con il palissandro. La configurazione elettronica, invece, presentava un pickup al ponte a tre sellette, rimpiazzato con uno in ottone a sei.
Il suo del suo strumento era tagliente, presente nel mix, ricco di “twang” e, in alcuni periodi della sua carriera, Muddy si è rivolto anche al bottle neck, mantenendo sempre uno stile essenziale e semplice che lasciava la voce in primo piano.
Una chitarra che, per certi versi, riprende le caratteristiche di quella usata da Muddy è la Squier 40th Telecaster, uno strumento dotato della giusta quantità di “twang”, un’ottima risposta dinamica e perfetto per accedere ad un suono vintage. Il tutto viene arricchito anche da un elevato grado di morbidezza che consente di suonare con estrema facilità i bending sulle corde.
Anche i particolari estetici, di stampo vintage, sottolineano hardware invecchiati e un manico dalle tinte più scure con un battipenna in alluminio apprezzabile dal punto di vista estetico. Completano la chitarra un paio di pickup Alnico 5 con un bel timbro e a cui manca un pizzico di volume.
Albert Collins: The Iceman
Soprannominato The Master of Telecaster, Albert Collins è stato un altro dei protagonisti della scena Blues che è stato in grado di definire uno stile e un modo di suonare unici di questo genere musicale. Collins iniziò la sua carriera suonando una Epiphone, tuttavia, dopo aver visto un’esibizione di Clarence Brown con una Fender Squier, decise di cambiare strumento e passare ad una Custom Telecaster caratterizzata da una configurazione particolare perché montava un humbucker Gibson al manico.
La Fender Squier Affinity Telecaster Deluxe è uno strumento dotato di due humbucker ceramici che consentono di ottenere un suono differente, più rotondo e caldo, soprattutto affidandosi al pickup al manico che Albert Collins utilizzava per i suoni puliti, morbidi o più scarichi di gain.
La caratteristica principale del suono di Collins che gli è valsa il soprannome di The Iceman era un suono freddo e “twangoso” che entrava a gamba tesa nel mix. Il suono di The Iceman, inoltre, era nelle sue “mani”: Collins, infatti, non utilizzava catene di effetti complicate ma un amplificatore impostato ad un volume elevato che, unito alla forza con il quale suonava la chitarra, dava vita ad un suono freddo ma allo stesso tempo profondo e penetrante. Inoltre, per essere più tagliente, Collins eliminava le basse frequenze e alzava gli altri controlli al massimo per ottenere una configurazione piuttosto estrema.
Nel suo primo disco, The Cool Sound, si sentono molte delle caratteristiche sonore e musicali. Nei suoi brani sono spesso utilizzati i fiati, ritmiche funk/jazz, atmosfere quasi surf.
Ma Albert Collins non era solo un fantastico chitarrista, era anche un vero e proprio showman. Non è raro, infatti, che The Iceman iniziava a suonare in mezzo al pubblico esibendosi in assoli che duravano anche diversi minuti. Un esempio è il live a Montreux del 1979, durante il quale, dopo pochi minuti di concerto, è già in mezzo alla gente a suonare e a divertirsi.
Oltre alla chitarra, all’amplificatore e alle sua mani, c’era un altro aspetto che rendeva unico il suono di Albert Collins: l’accordatura. Infatti, The Iceman utilizzava un’accordatura di Open F Miner, di Fa minore aperto, con le corde accordate in FA, DO, FA, LAb, DO, FA.
Insieme all’accordatura che consentiva di ottenere dei fraseggi inusuali sfruttando geometrie diverse sulla tastiera, Albert Collins usava anche un capotasto, anche in posizioni molto alte. Insomma, una serie di elementi che hanno dato vita ad uno dei suoni più caratteristici di sempre del blues.
Conclusioni
Albert Collins e Muddy Waters sono solamente due degli interpreti più famosi che hanno reso la chitarra elettrica e, in particolare, la Telecaster così famosa nel blues e nel mondo. Il loro modo di suonare la chitarra li ha resi celebri in tutto il mondo e ha ispirato generazioni e generazioni di chitarristi che hanno elaborato il loro stile per poi renderlo proprio. Con Collins e Waters, la Telecaster è diventata uno strumento molto apprezzato e tra le chitarre elettriche che, spesso e volentieri, vengono accostante al concetto di Blues.