Se sei un chitarrista, probabilmente hai già sentito parlare delle headless, le chitarre elettriche “senza testa” che sono state reintrodotte dal brand Strandberg, un progetto che nasce in Svezia e che ha rilanciato questa particolare categoria di chitarra elettrica.
Da quanto Strandberg ha aggredito il mercato, i suoi modelli di chitarra sono diventati l’icona di una nuova tendenza di musica prog/metal/strumentale. Tuttavia, non è solo Strandberg ad aver accolto nel suo catalogo questi strumenti. Anche Ibanez Guitars ha deciso di non lasciarsi scappare questa occasione proponendo la nuova serie Q di chitarre headless.
I due modelli, quindi, condividono senza dubbio più di qualche caratteristica. Nonostante questo, si tratta di strumenti molto diversi tra di loro, soprattutto in termini di prezzo. Nelle prossime righe di questa guida, abbiamo deciso di analizzare le caratteristiche delle chitarre elettriche headless realizzate da Strandberg e Ibanez. Per scoprire le loro peculiarità, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo:
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Chitarre Elettriche Headless: cosa sono?
Tra le chitarre elettriche particolari che sono tornate in voga tra i chitarristi di generi musicali più spinti, le headless sono le assolute protagoniste. Una chitarre “senza testa” non è altro che uno strumento senza paletta in cui tutte le meccaniche sono trasferite nell’area del ponte in maniera tale da garantire una distribuzione uniforme del peso su tutta la chitarra.
Questa tipologia di strumenti vengono generalmente utilizzate da musicisti prog, rock e metal che hanno bisogno di un comfort di esecuzione di alto livello e timbriche differenti. Alcuni dei più importanti chitarristi che hanno sfruttato le caratteristiche delle chitarre elettriche headless sono Yvette Young, Aaron Marshall, Mark Knopfler, Allan Holdsworth, Eddie Van Halen e Sting.
I vantaggi di una chitarra elettrica headless: quali sono?
Sebbene le chitarre headless non siano il massimo dal punto di vista estetico, soprattutto per chi ama le palette, indubbiamente ci sono dei vantaggi a cui si può accedere scegliendo uno strumento di questo tipo.
Innanzitutto, è importante che tu sappia che la maggior parte dei produttori di chitarre headless utilizza una serie di tecniche di costruzione per rendere lo strumento più leggero ed ergonomico. Ad esempio, le chitarre Strandberg, ma anche le Ibanez, sono realizzate in maniera tale che lo strumento si adatti perfettamente al tuo corpo.
Inoltre, dal punto di vista dell’hardware, non dovrai rinunciare a niente. Infatti, le chitarre elettriche headless possono essere equipaggiate da ponti fissi e mobili e supportano anche 7 e 8 corde.
Strandberg VS Ibanez: confronto tra chitarre headless
Suono
Prima di addentrarci analizzando le caratteristiche delle due chitarre, è quanto mai importante sottolineare un aspetto di fondamentale importanza: il prezzo della Strandberg si aggira attorno ai 1700 €, mentre quello dell’Ibanez si posiziona intorno ai 1000 €. Quale delle due chitarre rappresenta il miglior biglietto d’ingresso per il mondo headless?
Dal punto di vista del suono, le differenze ci sono ma sono entrambe chitarre ispirate ad un determinato tipo di musica. Nel complesso, quindi, sono strumenti dal suono moderno e adatti ad essere utilizzati con distorsioni pesanti. Entrambe le chitarre hanno un sistema di switch a 5 posizioni che permette di ottenere tutti quei suoni single coil oriented che oggi sono tanto di moda.
Caratteristiche tecniche
Per quanto siano due chitarre elettriche simili in termini di suono, le caratteristiche tecniche denotano strumenti abbastanza diversi tra di loro. Ad esempio, la Strandberg è caratterizzata da un corpo in tiglio con un top in acero impiallacciato. Il manico, invece, è avvitato ed è realizzato con acero tagliato di quarto con profilo endure neck. L’elettronica è interamente Made in Strandberg, così come il ponte fisso. Infine, la tastiera si presenta con 24 tasti in acciaio con scala variabile e radius da 20’’. Completano la chitarra un controllo per il volume, uno per il tono e lo switch a 5 posizioni.
Invece, l’Ibanez Q52 propone un mix piuttosto diverso rispetto alla Strandberg. Infatti, il corpo della chitarra è in nyatoh mentre il manico, anch’esso avvitato, è in acero roasted. Inoltre, il manico ha un profilo a C con un feeling molto più tradizionale. Anche in questo caso i tasti sono 24 ma non in acciaio e non permettono di avere una scala variabile. L’Ibanez monta pickup proprietari integrati da uno switch a 5 posizioni che è lo stesso disponibile nella serie Z.
Rapporto qualità/prezzo
Analizzando le chitarre dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo, la Strandberg è sicuramente uno strumento apprezzabile con caratteristiche premium che vengono offerte ad un prezzo altrettanto elevato, considerando che la produzione di questo brand è prettamente indonesiana.
In ogni caso, il feeling con una chitarra headless Strandberg è quello di uno strumento di fascia alta con un set-up impeccabile. Anche i pickup Strandberg suonano bene e lo switch a 5 posizioni è la vera chicca che garantisce l’accesso a posizioni intermedie che danno l’identità ad una chitarra di questo tipo.
Per quanto riguarda l’Ibanez Q52, invece, bisogna fare i complimenti al brand giapponese per il risultato che è riuscito ad ottenere. Si parla di uno strumento il cui costo è ben 700 € inferiore rispetto alla Strandberg ma che risulta veramente ben costruito, nonostante non possa essere considerato allo stesso livello della sua “avversaria”.
Tra le assenze più clamorose ci sono quelle dei tasti in acciaio, del manico endure neck e del feeling che si prova a suonare chitarre elettriche particolari di questo tipo. In ogni caso, anche l’Ibanez Q52 è integrata da una custodia morbida che proteggerà il tuo nuovo strumento. Invece, uno dei pregi di questa Ibanez è sicuramente il suono, confrontato con il prezzo. In particolare, il selettore a 5 posizioni è perfetto per le posizioni intermedie e la presenza di uno switch che consente di accedere ad altre 5 posizioni è davvero interessante.