Hai mai valutato di acquistare una chitarra elettrica Jackson? Nella guida di oggi, abbiamo pensato che potesse essere utile analizzare e mettere a confronto tre modelli del prestigioso brand derivanti da località di produzione differenti. Infatti, nelle prossime righe, scoprirai tre chitarre elettriche Jackson realizzate in Indonesia, Giappone e Stati Uniti. Per sapere tutto su questi modelli e capire qual è il migliore in termini di rapporto qualità/prezzo, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo:
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Breve storia di Jackson Guitars
Jackson Guitars è uno storico brand californiano che nasce negli anni ‘80 come vero e proprio Custom Shop per alcuni dei chitarristi più in voga di quel tempo, uno su tutti Randy Rhodes, celebre chitarrista di Ozzy Osbourne.
Durante quegli anni, il brand Jackson era associato a strumenti di altissima qualità, dalla linea aggressiva e dalla iconica forma della paletta. Considerata la crescente popolarità del brand, Jackson inizia a produrre anche strumenti di fascia più bassa in Giappone. A partire dal 2002, però, entra a far parte del gruppo Fender.
Fino a qualche tempo fa, la produzione Jackson era divisa tra Cina e Indonesia (per le chitarre elettriche entry level), Giappone (per strumenti di fascia media) e Americana (Custom Shop). Oggi, contempla anche una linea di produzione in California per chi volesse accedere ad una chitarra elettrica Jackson senza investire i soldi di un Custom Shop.
Chitarre Elettriche Jackson Differenze
Jackson Pro Soloist
Come orientarsi, quindi, nella scelta di uno o dell’altro strumento? In primo luogo, bisogna specificare che anche le produzione economiche, come quelle che avvengono in Indonesia, sono caratterizzate dall'utilizzo di materiali di alta qualità. Ad esempio, la Jackson Pro Soloist è realizzata con body in mogano, top in acero marezzato, manico in acero e tastiera in ebano.
Anche dal punto di vista dell’elettronica, Jackson non ha voluto lesinare in termini di qualità sugli strumenti entry level. La Jackson Pro Soloist, infatti, monta due pickup Seymour Duncan Distortion che garantiscono un suono bilanciato, flessibile e offrono un output adatto sia a puliti ordinati che a distorsioni importanti.
Jackson Dinky MJ
Per la produzione giapponese, invece, c’è la Jackson Dinky MJ che differisce dal modello appena visto per la presenza di un manico bolt on, una configurazione che dovrebbe garantire maggiore attacco ma minore sustain. Anche in questo caso, il corpo è realizzato in mogano mentre il top è in radica di pioppo. Completano la struttura un manico in 5 pezzi acero/noce e la tastiera in ebano.
L’elettronica della Jackson Dinky MJ, invece, è caratterizzata da un DiMarzio Super Distortion al ponte e un DiMarzio PAF Pro DP151 al manico. La loro combinazione fornisce un alto rendimento e garantiscono una buona potenza e un suono ricco di medi ricchi e intensi, bassi grandi e alti grassi.
Jackson USA SL3
Invece, con la produzione americana passiamo alla Jackson USA SL3 realizzata con corpo in ontano, manico in acero 3 pezzi e rinforzi in grafite. Anche in questo caso la tastiera è in ebano con gli iconici intarsi a forma di pinna di squalo. Salendo di prezzo, la tastiera della Jackson USA SL3 è realizzata perfettamente, con il manico dai bordi arrotondati che offre un’esperienza di playing e di feeling di altissimo livello.
La Jackson USA SL3, invece, presenta tre pickup: il Seymour Duncan JB al ponte, un Seymour Duncan Flat Strat SSL-6 RWRP Single-Coil al centro e un Seymour Duncan Flat Strat SSL-6 Single-Coil al manico. In questo caso, la configurazione è sicuramente più versatile e può portare il chitarrista verso territori più Clean e Rock Blues
Chitarre Elettriche Jackson: Quale Scegliere?
Come orientarsi, quindi, nella scelta di una chitarra elettrica Jackson? Qual è lo strumento che garantisce il miglior rapporto qualità/prezzo? Non è così semplice dare dei giudizi.
Innanzitutto, è bene sottolineare che la Pro Series arriva sprovvista di qualsiasi custodia oppure bag. Lo strumento suona bene e mantiene le forme e le geometrie tipiche di una Jackson. Tuttavia, è complicato metterla a paragone con gli altri due modelli, considerando anche il prezzo che si aggira a circa la metà. Detto questo, è uno strumento di tutto rispetto, soprattutto se si spende un po’ di tempo nel settarla in maniera dignitosa.
Invece, la serie Dinky è decisamente su un altro livello. Si tratta di una chitarra elettrica pronta all'uso e non ci sono particolari difetti da sottolineare. Infine, la serie USA offre una chitarra sorprendente sotto tutti i punti di vista. In particolare, è il manico ad essere il fattore predominante della American Series, un elemento che le rende delle chitarre perfette per suonare Shred e virtuosismi di ogni tipo. Ovviamente, senza tralasciare la qualità della manodopera che, spesso, solamente uno strumento Made in USA è in grado di garantire.