Sei alla ricerca della chitarra perfetta per suonare rock, metal e fusion? Per poter accedere a così tanti generi con un solo strumento, le chitarre che andremo ad analizzare in questa guida si presentano molto versatili.
Questa volta, non si tratta di chitarre elettriche che si trovano facilmente in circolazione. Anzi, parliamo di strumenti con caratteristiche uniche che offrono un’ampia gamma di suoni con numerose opportunità a disposizione di tutti i tipi di chitarristi. Se vuoi sapere quali sono le migliori chitarre elettriche fusion, la nostra guida saprà consigliarti nel migliore dei modi.
Per sapere tutto sulle chitarre fusion, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo:
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Migliori chitarre elettriche rock/fusion
Ibanez AZ242
La prima chitarra elettrica di questa lista è l’Ibanez AZ242 che presenta un body in tiglio americano con un manico di acero roasted di dimensioni generose. Il radius è di 12’’ e la tastiera è dotata di segnatasti laterali luminescenti. Ibanez AZ242 presenta 24 tasti in acciaio. Completano la chitarra un ponte Gotoh e delle meccaniche autobloccanti.
Dal punto di vista dell’elettronica, invece, Ibanez AZ242 propone due pickup Seymour Duncan Hyperion e un alter switch a due posizioni che insieme al classico selettore a 5 posizioni permette di accedere ad un totale di 10 suoni.
Charvel Pro-Mod DK24
Anche la Charvel Pro-Mod DK24 è una chitarra elettrica versatile, dotata di doppio humbucker e di un mini switch che, analogamente a quanto avviene per Ibanez, consente di accedere a dei suoni supplementari. In particolare, gli humbucker sono rispettivamente un Seymour Duncan Custom Full Shred al ponte e un Seymour Duncan Alnico II Pro al manico.
L’elettronica prosegue con una manopola del volume a basso attrito mentre il potenziometro del tono è No-Load e viene bypassato quando è completamente aperto.
Lo strumento presenta un body in ontano con un top in acero fiammato. Anche in questo caso è disponibile un manico realizzato in acero roasted con 24 tasti. Invece, la Charvel Pro-Mod DK24 presenta un radius compound che va da 12’’ a 16’’. Completano la chitarra elettrica le meccaniche autobloccanti e un ponte tremolo Gotoh.
Sterling by Music Man Richardson
La terza delle migliori chitarre elettriche rock/fusion è la Sterling signature di Jason Richardson. Nonostante abbia sicuramente delle caratteristiche più “metallara” la Sterling presenta una configurazione molto simile ai due strumenti appena analizzati.
Anche in questo caso, la Sterling presenta un body in ontano ma con un top impiallacciato in pioppo. Il manico della Sterling è in acero roasted con 24 tasti e un radius di 16’’. Completano la chitarra dal punto di vista della costruzione delle meccaniche autobloccanti e un ponte Sterling.
Analizzando la parte elettronica, invece, lo strumento presenta un selettore a tre posizioni e due pickup Jason Richardson by Sterling. Sulla Sterling, i potenziometri del volume e del tono nascondono delle funzionalità: con il primo si attiva un booster mentre con il secondo si splittano gli humbucker.
Cort X700 Duality AVB
Infine, l’ultima chitarra è la Cort X700 Duality AVB che è dotata di un body swamp ash e top in acero fiammato. Il manico è realizzato in tre pezzi: uno in acero e due di panga panga. La tastiera è in ebano con 24 tasti in acciaio. Completano la struttura delle meccaniche autobloccanti e un tremolo Cort.
L’elettronica della Cort X700 Duality AVB è una delle più tradizionali. E’ presente un selettore a cinque posizione, potenziometro del volume e del tono e due pickup Seymour Duncan.
Migliori chitarre elettriche rock/fusion: pro e contro
L’Ibanez AZ242 è una chitarra elettrica dal sound molto preciso, quasi troppo in alcuni casi. Il manico è più grosso della media però potrebbe essere apprezzato molto di più dalle persone che sono abituate ad un feeling più vintage. Questa chitarra ha davvero tantissimi suoni a disposizione grazie alla presenza dell’alter switch. La disponibilità di molti suoni la rendono una chitarra interessante anche in prospettiva.
La Charvel Pro-Mod DK24 è probabilmente lo strumento con l’anima più rock. Si tratta di una chitarra meno precisa dell’Ibanez con un manico più sottile ma, allo stesso tempo, dotata del mini switch che consente di accedere ad un’ampia scelta di suoni. L’unica nota dolente di questa chitarra è la mancanza di una bag per il suo trasporto.
La Sterling signature di Jason Richardson è uno strumento dal suono potente ma chiaro e definito. L’estetica è sicuramente un fattore degno di nota e riprende le caratteristiche della “sorella” più costosa e realizzata da Music Man.
La Cort X700 Duality AVB è una chitarra elettrica sorprendente sotto diversi punti di vista. Innanzitutto, l’estetica non è assolutamente banale con questo stile anni ‘90 che potrebbe non essere apprezzata da tutti. Invece, il suono e il feeling di questo strumento sono assolutamente fuori discussione. Il manico della Cort X700 Duality AVB è comodissimo mentre i tasti in acciaio sono davvero morbidi.