Le Yamaha Revstar sono il frutto dello studio e dello sviluppo messo in campo da Yamaha per realizzare un nuovo design di chitarra elettrica dopo ben 10 anni dall’ultimo. Per questo motivo, nelle prossime righe abbiamo deciso di confrontare tre chitarre elettriche Yamaha Revstar di fasce di prezzo differenti che presentano delle caratteristiche uniche.
Qualunque sia il modello che sceglierai, aspettati di trovare una lunghezza di scala con 22 tasti e un design double cut di chiara ispirazione “diavoletto” della Gibson. I suoni delle tre chitarre sono ognuno diverso dall’altro e a ciò contribuisce la diversa configurazione di pickup presente sulle Yamaha Revstar.
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Migliori Yamaha Revstar
Yamaha Revstar RS420
La prima chitarra della lista è la Yamaha Revstar RS420 nella colorazione Maya Gold. Questo strumento ha il corpo e il manico realizzato in nato, un legno molto simile al mogano ma leggermente più economico, mentre la tastiera è in palissandro. Dal punto di vista dell’elettronica, invece, troviamo una selettore a 3 posizioni e due pickup HH3b/n Humbucker con un output medio ma con un suono aperto e potente.
Inoltre, ci sono anche due potenziometri, volume e tono, con il tono che ha funzione push pull chiamata Dry Switch che consente di emulare il suono del single coil senza splittare i pickup.
Un’altra caratteristica comune a tutti e tre gli strumenti è il radius a 13 e tre quarti, abbastanza piatto. Sulla Yamaha Revstar RS420 sono presenti i tasti medium e non i jumbo.
Yamaha Revstar RS502TFM
La seconda è la Yamaha Revstar RS502TFM che, rispetto al modello precedente, oltre ad avere un top in acero fiammato, ha il body e il manico realizzati in mogano. Anche dal punto di vista dei tasti ci sono delle differenze perché sulla Yamaha Revstar RS502TFM sono jumbo.
Per l’elettronica, ci sono due pickup single coil Alnico 5 di chiara ispirazione P-90. I pickup della Yamaha Revstar RS502TFM offrono un suono grasso senza abbandonare il timbro tipico di un single coil. Inoltre, si focalizzano sulle frequenze medie andando a sottolineare il sustain della chitarra quando si spinge con il gain.
La configurazione elettronica è completata da un selettore a tre posizioni, un potenziometro per il volume e uno per il tono che svolge anch’esso il ruolo di push pull con Dry Switch.
Yamaha Revstar RS720B
Il terzo e ultimo modello è la Yamaha Revstar RS720B, forse la più particolare di questo trittico. Sebbene mantenga le stesse caratteristiche di costruzione del modello precedente è possibile notare qualche aggiunta davvero interessante. Pertanto, sono presenti elementi come il ponte Bigsby, le meccaniche autobloccanti e due pickup Alnico 5 che ricordano molto i Filtertron presenti nelle Gretsch.
Yamaha Revstar opinioni
Cosa ne pensiamo delle Yamaha Revstar? Sono chitarre elettriche che per tipo di costruzione e di design, riprendono le caratteristiche della linea Gibson SG e Les Paul senza fare un mero copia e incolla ma aggiungendo carattere e unicità.
Lasciando da parte il lato estetico, le Yamaha Revstar si presentano come degli strumenti solidi e ben costruiti, affidabili. La cura nei dettagli, da non sottovalutare, non è solo nel look ma anche nell’aspetto funzionale.
Uno degli aspetti più interessanti della linea Yamaha Revstar è che ogni chitarra ha delle caratteristiche uniche. Partendo dalla Revstar RS420, l’opzione più economica, che ha un suono più tradizionale, si passa alla RS502TFM con pickup simili ai P90 per poi finire alla RS720B con ponte Bigsby. Insomma, non semplicemente delle fasce di prezzo differenti, ma degli strumenti con caratteristiche completamente diverse tra di loro.