La Valvola Incide così Tanto sul Suono di un Amplificatore? Sfatiamo il Mito! 

La Valvola Incide così Tanto sul Suono di un Amplificatore? Sfatiamo il Mito! 

Che tu sia un musicista professionista oppure un amatore, è frequente che tra chitarristi si insidi il seguente dubbio: quanto incide la valvola sul suono dell’amplificatore? A tal proposito, è bene sapere che un ampli monta due tipologie di valvole: quella della preamplificazione e quelle del finale. 

Entrambe, inoltre, si trovano in stati diversi dell’amplificatore e svolgono ruoli altrettanto differenti. Banalmente, potremmo affermare che le valvole del preamplificatore si occupano di aspetti come gain e della struttura del suono; invece, le valvole del finale contribuiscono al risultato finale: ciò che viene ascoltato direttamente dal cono. 

Detto questo, il web è pieno di siti e forum in cui chitarristi e musicisti si scambiano opinioni, giudizi e consigli su quale tipo di valvola inserire nel proprio amplificatore. Ma la differenza tra un’opzione e l’altra è davvero così evidente? 

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Come sono fatti gli amplificatori? 

Per dare finalmente una risposta a questa domanda, abbiamo preso in considerazione due amplificatori praticamente uguali in termini di caratteristiche ma che si differenziano in un unico elemento: la valvola sul finale. 

A tal proposito, parliamo delle due versioni del Blackstar St. James che si distinguono proprio perché uno monta una valvola EL34 e l’altra una 6L6. Infatti, quando parliamo di valvole sul finale di potenza, le due famiglie si distinguono proprio in EL34 e 6L6. 

Le prime sono spesso accostate al suono Made in USA e vengono montate su amplificatori di brand come Fender, Mesa Boogie, EVH. Le EL34, invece, rispecchiano al 100% il suono di stampo British che si caratterizza da crunch cremosi e da un timbro orientato verso il blues. Tra i brand che adottano valvole di questo tipo ci sono sicuramente Vox e Marshall.   

C’è da sottolineare un aspetto molto importante: le valvole del finale di potenza non sono altro che un singolo elemento di un sistema molto più ampio che è quello dell’amplificatore. Inoltre, il design del circuito, ovvero il modo in cui un ampli deve funzionare, è molto più importante di qualsiasi tipologia di valvola si decida di utilizzare. 

Ecco perché ci sono decine e decine di amplificatori che suonano in maniera completamente diversa pur avendo valvole identiche proprio perché sono stati progettati in modo totalmente differente.  

EL34 e 6L6: che differenza c’è tra i due Blackstar? 

Per realizzare un test che sia affidabile e “misurabile” è necessario prendere in considerazione due amplificatori molto simili e che si differenziano l’uno dall’altro proprio per la presenza di un finale di potenza diverso. Blackstar con i St. James non è di certo l’unico brand che consente di scegliere tra amplificatori uguali ma con finali diversi. Ad esempio, altri marchi molto noti sono Mesa Boogie ed EVH. 

A tal proposito, c’è da sottolineare che non tutti gli amplificatori possono montare al loro interno qualsiasi tipologia di valvola. Infatti, tecnicamente ogni circuito è progettato per dare il meglio di sé con una determinata tipologia di valvola. 

Una caratteristica che lega i due tipi di Blackstar è che il circuito sul canale clean è stato progettato nella stessa identica maniera. Ciò significa che è realmente possibile fare un test su due amplificatori che si differenziano esclusivamente per la valvola del finale di potenza. Per il resto, i due ampli sono dotati dello stesso trasformatore, dello stesso wattaggio e dei medesimi controlli. 

Tipologie di valvole di potenza: quali sono le più comuni? 

Le valvole di un amplificatore, quindi, possono essere considerate a tutti gli effetti come l’anima dell’ampli stesso. Ma quali sono le più comuni? Ci sono diverse opzioni quando si parla di valvole di potenza che variano in termini di dimensioni, forma e timbro. 

Ad esempio, le 6L6, di cui uno dei Blackstar è dotato, sono state utilizzate negli amplificatori fin dagli anni ‘30. Queste valvole producono un suono molto distorto con un pulito più chiaro. Inoltre, il timbro è meno accentuato sulle frequenze medie. 

Le valvole EL34, generalmente associate ad amplificatori Marshall, offrono un tono più medioso garantendo un output più aggressivo nel momento in cui si raggiunge la distorsione. Un altro tipo di valvole sono le 6v6, considerate il fratello “minore” delle 6L6 e utilizzate dai gruppi americani tra gli anni ‘50 e gli anni ‘60. 

Invece, le sorelle "minori" delle EL34 sono le EL84, spesso accostate a brand come Vox e usate da gruppi che hanno fatto la storia della musica moderna come i Beatles. Le EL84 si caratterizzano da un gain più alto e da una presenza definita nelle frequenze medie. 

Le KT66 sono delle alternative per caratteristiche molto simili alle 6L6. Tuttavia, sono in grado di rendere il suono più medioso garantendo anche un buon livello di headroom. Solitamente, le KT66 venivano utilizzate per le Marshall Plexi durante gli anni ‘60. 

Le ultime due valvole, infine, sono le 6550 e le KT88. Le prime sono state realizzate per offrire più potenza rispetto alle 6L6 e alle EL34. Invece, le KT88 condivide alcune caratteristiche con le 6550 in termini di buona quantità di headroom e presenza di alte frequenze. 

Quali altri tipi di valvole ci sono su un amplificatore? 

Arrivato a questo punto, è importante che tu sappia che i finali di potenza non sono le uniche valvole che troverai su un amplificatore: ci sono anche le valvole di preamplificazione che incidono sulla tipologia di suono che otterrai dall’ampli. 

Le valvole di preamplificazione hanno dimensioni più piccole rispetto al finale di potenza ma modellano il suono della tua chitarra intercettando il segnale dei pickup e preamplificandolo per poterlo inviare alla sezione finale dell’amplificatore. 

Uno degli aspetti più interessanti delle valvole di preamplificazione è che sovraccaricandole si possono avere effetti come distorsione e sustain, ma anche timbri puliti di grande spessore. 

Infine, ci sono anche le valvole raddrizzatrici, quegli elementi che si occupano di convertire le corrente alternata in continua per permettere alle altre valvole di raggiungere delle performance ottimali. 

Conclusioni 

Quindi, la valvola incide così tanto sul suono di un amplificatore? Nell’esperimento che abbiamo realizzato, sembra proprio di sì. In effetti, il suono dell’ampli dotato delle valvole 6L6 si presenta più brillante; invece, le valvole EL34, nonostante l’estrema somiglianza dell’architettura, producono un suono più scarico e meno di impatto sulle alte frequenze e sulle basse frequenze rivelandosi più medioso.  

Quando si è alla ricerca di un amplificatore valvolare, quindi, bisogna tenere a mente che effettivamente la valvola utilizzata sul finale di potenza fa davvero la differenza sul risultato finale. Si tratta di un risultato che, però, si riflette in misura minore quando due amplificatori si “sfidano” su canali che sono realizzati in maniera differente. Infatti, in quel caso, la presenza di un suono differente è influenzata principalmente dalla progettazione diversa dei due amplificatori.