Se sei un chitarrista navigato o, semplicemente, è da un po’ di tempo che sei appassionato di questo mondo, ci sono buone probabilità che ti sia chiesto, almeno una volta, quali siano le principali differenze a livello sonoro tra una tipologia di chitarra e un’altra.
Ma prima di parlare dei pickup, dei legni del corpo e della tastiera e di tutti gli altri elementi che compongono una chitarra, è proprio il body dello strumento ad essere l’elemento principale che incide sul suono finale.
Nella guida che stai per leggere, quindi, abbiamo deciso di realizzare un vero e proprio viaggio nel fantastico mondo della chitarre semiacustiche, chiamate anche hollow body, per capire quali sono le caratteristiche del loro suono e quali stili musicali si possono suonare.
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Breve storia della chitarra hollow body: chi l’ha inventata?
Le chitarre hollow body nascono per mano di Orville Gibson intorno al 1920 quando progettò una chitarra con il top e il fondo curvi. Successivamente, nel 1922, un operaio della Gibson, Lloyd Loar, realizzò il design Archtop con le buche a forma di F.
Molti ritengono che un design di questo tipo possa essere stato copiato dai violini per cercare di dare più volume allo strumento, rispetto alle opzioni che presentano una tavola piatta e la buca tonda.
Questi strumenti iniziarono a diffondersi principalmente tra i chitarristi jazz proprio in virtù delle loro capacità di ricavarsi meglio uno spazio nel sound di una band. Quando poi nel 1930 vennero aggiunti i pickup per amplificare il segnale della chitarra, Gibson diede vita alla prima hollow body.
Differenze tra chitarra elettrica, chitarra hollow body e semi-hollow: quali sono?
Per comprendere quali sono le differenze tra una chitarra elettrica e una semiacustica, immaginiamo di suonare una chitarra solid body e una chitarra acustica senza amplificazione: il risultato sarebbe che l’acustica avrebbe un suono molto più profondo e ricco di armoniche rispetto all’elettrica, che riuscirebbe a produrre un suono flebile e sottile. Questa diversa risposta, inoltre, ci porterebbe anche a suonare lo strumento in maniera completamente differente. Sulla chitarra elettrica, difficilmente saremmo portati a suonare un semplice strumming, mentre sulla chitarra acustica il tapping non sarebbe di certo la prima tecnica che ci verrebbe in mente di utilizzare.
Detto questo, la chitarra semiacustica è esattamente una via di mezzo tra una chitarra completamente acustica e una elettrica. Può essere utilizzata anche senza amplificazione, producendo un suono meno ricco e potente dell’alternativa acustica ma comunque più di quello che sarebbe in grado di produrre “da spenta” una chitarra elettrica.
Di conseguenza, la chitarra semiacustica ci consente di spaziare tra le diverse tecniche senza sentirsi mai un pesce fuor d’acqua. Si sente talvolta definire “semi-hollow” alcuni modelli di chitarre hollow body. Si tratta di strumenti che ne condividono gli stessi principi, ma che presentano una grande differenza: all’interno delle semi-hollow, infatti, è presente una parte di legno piena (solid) che ha l’obiettivo di ridurre il feedback. La cassa di risonanza vuota presente nelle chitarre hollow body, infatti, genera feedback durante la ripresa del suono da parte del pickup ed è questo il loro peggior difetto.
Chitarre elettiche semiacustiche: quali sono alcune delle migliori?
Godin 5th Avenue
Una delle chitarre semiacustiche migliori è certamente la Godin 5th Avenue, equipaggiata da un paio di humbucker in versione Custom, con top e fondo in ciliegio selvatico canadese. Quest’ultimo è un legno inusuale ma che ha una resa sonora ed estetica impressionante. Infatti, dal punto di vista del suono si combina alla perfezione con il corpo vuoto della chitarra, creando così delle note rotonde e ricche di armoniche.
Si tratta di una delle caratteristiche principali di chitarra di questo tipo che offrono un sustain decisamente inferiore rispetto ad uno strumento solid body, proprio in virtù della struttura della cassa che permette di generare maggiori vibrazioni che saranno poi riprese dai pickup.
Nel complesso, la Godin è una chitarra esteticamente perfetta con il suono degli humbucker che propone versatilità e pienezza (sono disponibili versioni della Godin 5th con pickup single coil). Inoltre, lo strumento risulta leggero e si caratterizza da un rapporto qualità/prezzo davvero notevole.
Epiphone Casino
Tra le chitarre hollow body più famose c’è sicuramente la Epiphone Casino che come forma e dimensioni ricorda a prima impatto una Gibson 335, con la differenza di avere un corpo completamente vuoto e un manico che si unisce al corpo in un punto differente.
Su questa chitarra sono montati dei P-90 Dogear che, abbinati con il corpo vuoto della chitarra, rendono le note anche più calde e rotonde rispetto a quelle dello stesso pickup su una solid body. Il modello Casino nasce nel momento in cui Gibson decide di acquisire Epiphone e conobbe un successo incredibile probabilmente perché, nel 1966, i Beatles suonarono le date finali del loro tour, compreso il loro ultimo concerto dal vivo a San Francisco, proprio con una Epiphone Casino.
In generale, la Epiphone è ben curata dal punto di vista costruttivo ed è davvero comoda da suonare. Invece, i pickup sono versatili e offrono un suono più scuro al manico e più rotondo al ponte.
Gretsch Electromatic
Uno degli amanti degli strumenti hollow body è sicuramente Brian Setzer, chitarrista e cantante degli Stray Cats, che utilizzava una Gretsch Signature che per forma e per caratteristiche assomiglia molto al modello Electromatic.
In particolare, l’Electromatic monta due pickup filtertron che rendono il suono di questa chitarra davvero unico e che è molto pronunciato in termini di attacco. Un aspetto interessante delle hollow body di casa Gretsch è il Trestle Block, un rinforzo posizionato all’interno della cassa che ha l’obiettivo di aumentarne il sustain e ridurre il feedback.
Tra i pregi di un modello di questo tipo c’è sicuramente la possibilità di accedere al vero suono Gretsch, ricco di armoniche e con un attacco davvero importante. Parliamo di un suono molto caratterizzante che, per alcuni, potrebbe rivelarsi a tutti gli effetti un limite.
Pro e contro delle chitarre hollow body
Ma quali sono i pro e i contro delle chitarre hollow body? Innanzitutto, c’è da sottolineare che si tratta di chitarre che possono essere suonate anche senza amplificatore e che produrranno un suono articolato sufficiente per esercitarsi in casa. Sicuramente non hanno la profondità sonora di una chitarra acustica ma si fanno sentire.
Le hollow body sono decisamente più leggere rispetto alle chitarre elettriche solid body e la loro dimensione ricorda a tutti gli effetti quella di chitarre acustiche di medie dimensioni. Ciò consente loro di essere particolarmente comode.
Inoltre, le chitarre semiacustiche sono perfette per chi ama i suoni puliti e che raramente si affidano alle distorsioni. Infatti, con una solid body non si riusciranno mai ad ottenere delle sonorità così rotonde e calde. Tra i difetti delle hollow body troviamo sicuramente il “feedback”: i volumi alti e le distorsioni possono rivelarsi un serio problema. Infine, anche il sustain ridotto è sicuramente un “contro” che, però, può essere risolto integrando semplicemente un compressore.
Conclusioni
Le chitarre hollow body, quindi, presentano una serie di caratteristiche e di pregi che le rendono a tutti gli effetti degli strumenti unici nel loro genere. In commercio, ci sono decine e decine di soluzioni a cui attingere, ognuna con le sue peculiarità e che ti consentiranno di accedere ad una pletora di suoni non indifferenti. Se hai intenzione di scegliere come prossima chitarra una hollow body, il nostro suggerimento e orientare la tua scelta su alcuni dei brand che hanno fatto la storia di questa categoria di strumenti musicali come Gibson, Gretsch, Epiphone, Godin e tantissimi altri.