Gibson Les Paul Custom Shop: i Modelli Iconici del 1957, 1958 e 1959

Gibson Les Paul Custom Shop: i Modelli Iconici del 1957, 1958 e 1959

Forse non lo sai ma, originariamente, le Les Paul non erano delle chitarre elettriche concepite per il rock ma, piuttosto, strumenti orientati al jazz. Per comprendere al meglio questo aspetto, abbiamo deciso di analizzare tre versioni distinte di Gibson Custom Shop: le edizioni del 1957, del 1958 e del 1959.  

La Gibson del 1957, con la sua finitura Goldtop, e le sue “sorelle” del 1958 e del 1959, offrono una grande varietà di suoni che permettono di accedere ad altrettanti stili. Sebbene molti potrebbero vedere queste chitarre solamente come oggetti costosi, la verità è un’altra in quanto si tratta di strumenti che offrono un valore tale da giustificare un investimento così importante. 

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Gibson Custom Shop: un’introduzione 

Per chi non conoscesse la storia delle Gibson Les Paul, è interessante notare che il 1957 è uno degli anni più importanti, momento storico in cui vengono introdotti i pickup PAF. I PAF sostituiscono i P90 e, iniziando ad essere equipaggiate con nuovi pickup, le Gibson Les Paul cominciano ad offrire sonorità differenti e ad essere meno soggette ad interferenze. 

In questo contesto, le Gibson Les Paul Custom Shop, non sono solo strumenti costosi, ma presentano un livello di personalizzazione talmente elevato che quasi ogni chitarra più essere considerata un pezzo unico. 

La produzione delle Les Paul si è spinta fino al 1960, fino ad essere interrotta e sostituita dalla Gibson SG. Tuttavia, le edizioni 1957, 1958 e 1959 sono rimaste le più ambite, sebbene la versione del 1960 sia spesso sottovalutata e meno richiesta.

Molti chitarristi si chiedono se le Gibson Custom Shop siano così straordinarie da giustificare un prezzo così elevato. C’è da dire che difficilmente si trovano Gibson Custom Shop che non abbiano una qualità eccezionale. Questi strumenti, infatti, sono noti per la loro personalità e presenza.

Differenze e somiglianze: '57, '58 e '59 a confronto

Tutte le chitarre di questa guida sono realizzate con un corpo in mogano, non alleggerito, che rende questi strumenti pesanti circa 4 kg. Invece, passando alle differenze, la Les Paul del 1957 si distingue per il suo caratteristico colore Goldtop, mentre i modelli successivi prevedono varie tonalità di sunburst. 

Le altre due differenze principali riguardano manico e tasti. La Gibson del ‘57 e del ‘58 hanno tasti “Narrow Tall”, leggermente più stretti; invece, la versione del 1959, presenta tasti “Medium Jumbo”, del tipo “Historic” che dovrebbero replicare le specifiche originali. 

Tuttavia, la differenza sostanziale è da ritrovare nel manico. Il manico della Gibson Les Paul Custom Shop del ‘57 e della ‘58 è leggermente più robusto rispetto a quello della ‘59, che si avvicina allo stile della Les Paul del ‘60, ancora più snello. Sebbene non si tratti di una differenza drastica, la sua presenza contribuisce a determinare il carattere unico di questi strumenti. 

Gibson Les Paul 1957

La prima Custom Shop è la Gibson Les Paul 1957, una chitarra realizzata con la classica costruzione in mogano/acero con tastiera in ebano. La finitura, la Goldtop tipica di quegli anni, è in nitrocellulosa VOS con intarsi trapezoidali. 

La Gibson Les Paul 1957 è uno strumento dalla chiarezza eccezionale, con una versatilità che si esprime utilizzando sia il pickup al manico che quello centrale. La gamma sonora di questa Les Paul spazia da toni morbidi a quelli più robusti e definiti. 

Come detto, il manico delle versioni della Gibson, dalla ‘57 alla ‘60, varia in termini di spessore, aspetto che influenza il feeling e il comfort nel suonare. Questa Gibson ‘57, infatti, presenta un manico leggermente più robusto con i tasti “Narrow Tail” più stretti. 

La Les Paul del ‘57 ha dimostrato di essere non solo un’eccellente chitarra per il rock ma perfetta anche per tonalità più morbide, simili a quelle di una Telecaster, soprattutto se suonata in modalità Clean

Gibson Les Paul 1958 

La Gibson Les Paul 1958 è una Murphy Lab Ultra Light Aged, una chitarra dall’invecchiamento poco marcato. Pertanto, questo strumento presenta naturalmente dei segni di invecchiamento come delle piccole crepe che si notano se si muove la chitarra alla luce. Si tratta di un effetto che si ottiene attraverso la vernice nitrocellulosa, prodotto molto comune ai tempi. 

Le chitarre Murphy Lab, come questa ‘58, hanno un tipo di nitro leggermente diverso che offre un feeling al tatto davvero fantastico: sembra quasi di toccare la seta! In ogni caso, questa chitarra ha un manico leggermente più sottile con un suono differente. 

Ad esempio, con la posizione al ponte, il suono è più chiaro; contrariamente, sfrutta il pickup al ponte, il timbro è più scuro. Anche il pickup al manico ha un suono più morbido e “vellutato”. 

Una chitarra come la Gibson Les Paul 1958 offre delle sensazioni particolari e un suono più pieno e più scuro che orienta il chitarrista verso sonorità blueseggianti. Aggiungendo un tocco di overdrive, invece, il suono complessivo diventa un po’ più scuro rispetto alla ‘57, ma sempre molto ricco e pieno. 

Gibson Les Paul 1959 

La Gibson Les Paul 1959 è, probabilmente, una delle chitarre più desiderate al mondo e, anche, una delle più costose considerato il suo top in acero figurato a due pezzi. Questo modello non presenta invecchiamenti artificiali: si tratta di una VOS e, quindi, ha un aspetto più pulito rispetto alle altre chitarre. 

Quando si prende in mano questo strumento si notano subito due caratteristiche: il manico è leggermente più sottile rispetto alle altre versioni e i tasti, i Medium Jumbo, offrono un feeling diverso sotto le dita. 

Tendenzialmente, tutte le ‘59 hanno un timbro più chiaro, anche a volume spento. Invece, con la distorsione, la Gibson ‘59 è una chitarra più rock, con un tocco più graffiante e brillante. 

Conclusioni

Si tratta di tre chitarre straordinariamente belle ed è complicato esprimere una preferenza per l’una o per l’altra. La Gibson 1959 colpisce per il suo spirito più rock con un manico confortevole e un top impressionante dal punto di vista estetico. Si tratta di uno strumento dal costo superiore che non si riflette solamente nei materiali usati ma anche dalla richiesta del mercato. La qualità e la lavorazione del manico e del top, però, giustificano il prezzo. La Gibson Les Paul 1958, invece, emerge con un’anima più blues, caratteristica che si riscontra anche nella versione del 1957. 

La scelta di uno dei tre modelli, in definitiva, dipende da un mix di preferenze personali e specifiche tecniche. Inoltre, la decisione finale dovrebbe basarsi anche sul tipo di suono che si desidera ottenere e sulla comodità del manico, in maniera tale da avere un’esperienza di playing che sia confortevole e gratificante.