Migliori Amplificatori Orange: Quali Sono? Guida all’Acquisto 

Migliori Amplificatori Orange: Quali Sono? Guida all’Acquisto 

Orange è uno dei brand più storici quando si parla di amplificatori per chitarra elettrica, tuttavia, è sicuramente il meno conosciuto e probabilmente tra i più sottovalutati. Nelle prossime righe, abbiamo voluto approfondire le caratteristiche tecniche di 4 amplificatori Orange per capire a quali utilizzi possono essere destinati, che tipo di suono offrono e quali sono i chitarristi che dovrebbero rivolgersi a soluzioni di questo tipo. Per scoprire tutto sugli amplificatori Orange, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo: 

Leggi le nostre guide dedicate al mondo della chitarra elettrica: 

Storia di Orange

Le origini degli amplificatori Orange sono da ricercare nel West End della Londra del 1968, anno in cui Cliff Cooper apre un piccolo negozio di strumenti musicali di seconda mano chiamato, appunto, Orange Shop con la facciata del negozio di un colore arancione psichedelico che attirava l’attenzione dei musicisti di quell’epoca. 

La prima band ad utilizzare gli amplificatori Orange sono stati i Fleetwood Mac durante un loro tour negli Stati Uniti. Ciò consentì al brand di diffondersi oltreoceano e con la registrazione di Superstition di Stevie Wonder a conquistare tutto il mondo. 

Cliff non era un semplice imprenditore ma aveva studiato elettronica al college e, lavorando in collaborazione con Mat Mathias di Radio Craft, riuscì a realizzare i primi diffusori Orange nel seminterrato del negozio. Dal novembre del 1968 furono completate meno di 50 unità di OR100 Orange da 100 watt. Gli OR200 da 200 apparvero nel 1969. 

A partire dal 1970, la domanda degli amplificatori Orange crebbe a dismisura e nel 1972 furono lanciati il GRO100 e GRO50 "Pics Only", i due esemplari che determinarono il “suono Orange” negli anni successivi. 

Nel 1993, il marchio Orange viene concesso in licenza a Gibson che scelse di realizzare delle “ristampe” degli anni ‘70. Cliff riprese il controllo del brand nel 1997 e dal 1998 venne prodotta una nuova serie, la AD, che è stata utilizzata da chitarristi come Jimmy Page, Adrian Utley e PJ Harvey. 

Infine, uno degli ultimi modelli lanciati da Orange è il Rockerverb, il primo progetto di amplificatore ad alto gain, perfetto per i chitarristi che vogliono accedere ad un suono più aggressivo. Il design si è rivelato una scelta vincente consentendo ai Rockerverb di essere particolarmente apprezzati sia per le sessioni in studio che sul palco. 

Migliori Amplificatori Orange

Orange OR15

Il primo amplificatore di questo confronto è l’Orange OR15, una testata valvolare con 15 watt di potenza scalabili a 7. Si tratta di un amplificatore monocanale che offre l’opportunità di passare da pulito a distorto semplicemente aumentando il Gain e regolando il volume tramite il Master Volume.   

L’equalizzazione dell’Orange OR15 è a tre band e l’ampli è integrato anche da un loop effetti. Dal punto di vista del design, il look di questa testata valvolare è molto apprezzabile con il suo rivestimento di colore arancione che gli dona un aspetto premium. 

Nel complesso, è un amplificatore di ispirazione vintage che, unito a qualche pedale, può regalare una versatilità sonora di tutto rispetto. 

Orange TH30 

Salendo di prezzo, troviamo l’Orange TH30, una testata valvolare di 30 watt dotata di due canali: il primo è un canale per il suono Clean; il secondo è il canale dedicato al distorto che presenta una duplice natura. Infatti, il contro Shape regala delle sonorità più classiche fino ad arrivare ad un suono molto scavato sulle medie frequenze. 

Dal punto di vista del suono, le basse frequenze sono piuttosto ingombranti, soprattutto all’aumentare del Gain. Tuttavia, possono essere tagliate attivando un booster che rende il suono più compatto e incisivo. Anche in questo caso, l’amplificatore è dotato di un loop effetti e della possibilità di abbassare la sua potenza fino a 15 watt. Se non fosse sufficiente, si può ulteriormente dimezzare il wattaggio attraverso uno switch disponibile sulla parte frontale dell’ampli. 

Orange AD30 

Con il terzo amplificatore Orange ci spostiamo in Inghilterra, una testata valvolare da 30 watt con due canali e controlli con Gain, volume ed EQ a tre bande su ciascuno di loro. I due canali sono entrambi capaci di partire dal suono pulito fino ad arrivare al distorto. Nel complesso si tratta di un amplificatore che si trova a suo agio in tutte le situazioni classic rock. 

Tra gli ampli visti fino ad adesso è l’opzione dal feeling più vintage, complice anche la presenza della rettificazione valvolare.

Orange Rockerberb 50 MKIII

L’ultimo amplificatore di questa guida è l’Orange Rockerberb 50 MKIII equipaggiato da due canali: il primo mantiene il DNA Orange tipico degli ampli monocanale con il volume che aumentando tende a saturare; il secondo, invece, è sicuramente una scelta migliore per i chitarristi che sono alla ricerca di un suono distorto più deciso. Si tratta di un amplificatore High Gain che è stato scelto da band metale come Korn oppure Slipknot.   

In ogni caso, è anche un ampli piuttosto interessante perché consente di viaggiare indietro negli anni per scoprire delle sonorità più vintage. Anche in questo caso è presente un loop effetti che lo rende uno degli amplificatori più versatili e completi di tutta la linea Orange. 

Come scegliere un amplificatore Orange? 

Gli Orange sono degli amplificatori di tutto rispetto, dal carattere forte e dal design molto particolare. Tuttavia, se con Fender, Marshall e Vox è subito possibile fare un accostamento con un chitarrista famoso, gli Orange sembrano meno diffusi anche se, ad onor del vero, questi ampli sono stati utilizzati da alcuni dei chitarristi più famosi del mondo. 

Gli Orange, quindi, sono degli ampli meno stereotipati e questo potrebbe essere un punto a loro favore. Infatti, essendo particolarmente versatili, potranno essere utilizzati senza emulare troppo il nostro Guitar Hero preferito. Inoltre, dal punto di vista del suono, gli Orange sono perfettamente “discografici” con un timbro preciso che farà sicuramente piacere a chi realizza produzioni in autonomia. Questi ampli, sebbene dedicati prettamente al rock, sono validi anche per dei suoni alternativi in quanto molto versatili.