Articolo realizzato in collaborazione con BigBox, leggi gratis il numero 74 della rivista in PDF
La condizione di isolamento imposta a noi musicisti in questo disgraziato momento storico ha portato con sé anche qualche nota positiva. Per esempio, ci ha dato il tempo per approfondire la pratica della registrazione casalinga, obbligandoci ad allestire un piccolo studio di registrazione di qualità. Poiché questo processo di aggiornamento tecnologico è ormai avviato, abbiamo deciso di dedicare il primo di una serie di articoli dedicati ai prodotti più richiesti dai musicisti, iniziando dalle migliori interfacce audio USB (chiamiamo invece "schede" i circuiti stampati da alloggiare all'interno dei computer). Ci occuperemo solo di quelle in formato desktop rivolte proprio alle applicazioni home e project studio o per produzioni mobili, il cui prezzo di acquisto non è superiore alle 500,00 euro.. più o meno.
Migliori interfacce audio USB: come è stata realizzata la classifica?
Trattandosi di una tipologia di prodotto utilizzabile in applicazioni anche molto diverse, non aveva senso segnalare le "migliori interfacce USB in assoluto". Per aiutare nella scelta, abbiamo preferito invece spiegare i parametri importanti, sulla base dei quali ciascuno potrà valutare il miglior acquisto secondo le proprie necessità, ma partendo da ciò che è al momento disponibile sul mercato.
La classifica presenta le 10 interfacce audio USB in formato desktop più vendute sulla piattaforma di ecommerce StrumentiMusicali.net nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2020 e il 31 marzo 2021.
Raccogliere dati sul numero complessivo di interfacce audio vendute da tutti i negozi italiani sarebbe stata un'operazione impossibile, ma affidandoci a Strumentimusicali.net, il negozio italiano che vende di più in assoluto (circa il triplo rispetto al secondo negozio di maggior successo nel nostro Paese) possiamo avere un campione statisticamente significativo.
Le dieci interfacce in classifica sono quelle che i musicisti hanno giudicato le più convenienti, le migliori in funzione delle loro necessità o, banalmente, le più popolari o.. le meglio pubblicizzate dalle aziende. Possiamo partire da queste per riflettere sulle nostre scelte, anche allargando la nostra curiosità nei confronti di altri modelli non presenti in questo articolo. I prezzi indicati per ogni prodotto sono quelli di base. Quelli reali, stabiliti dal rivenditore al momento del vostro acquisto, potrebbero essere anche sensibilmente inferiori. Alcune delle interfacce citate fanno anche parte di convenienti pacchetti dedicati alla registrazione su computer costituiti da interfaccia, microfono a condensatore e cuffie (software incluso).
Migliori interfacce audio USB: come sceglierle?
Ormai molti decenni fa, la distanza tra un prodotto economico e uno costoso era giustificata da una grande differenza di qualità, ma soprattutto non c'erano così tanti modelli tra cui scegliere. La standardizzazione nella produzione fa sì che in molti casi il modello di un produttore appaia del tutto simile a quello di un altro, ma le qualità di questo tipo di prodotti sono ben nascoste al loro interno perché riguardano la componentistica elettronica e il software di gestione del sistema. Insomma, se osserviamo un'interfaccia audio esternamente siamo in grado di capire se ha tutto quello che ci serve dal punto di vista funzionale, ma per valutarne le cosiddette "qualità elettriche" e di gestione software dobbiamo invece saper leggere qualche dato tecnico.
Se il centro del nostro sistema di produzione musicale è il computer, il nostro pc Windows o Apple Mac devono prima di tutto essere in ordine e ben performanti. Poi dobbiamo valutare la compatibilità dell'interfaccia audio con il nostro modello di computer, il sistema operativo installato, il tipo di connessione per periferiche esterne e il software già presente, se non vogliamo utilizzare quello fornito "in bundle" dal produttore dell'interfaccia.
Pressoché tutte le interfacce dispongono infatti di almeno una versione "lite" di una DAW popolare. Sono i cosiddetti "requisiti di sistema" (System requirements) a indicarci il tipo di computer e il sistema operativo supportati. Il produttore dell'interfaccia ci fa sapere anche con quali software di produzione musicale è compatibile (Digital Audio Workstation e altri programmi che usano l'audio). È importante che il driver (il software caricato nel corso dell'installazione dell'interfaccia che consente al computer di riconoscerla) sia aggiornato e stabile, così da garantire anche il valore di latenza dichiarato, cioè con quale lieve ritardo il sistema riprodurrà i segnali in ingresso dopo il loro processamento. Il valore ottimale a cui dobbiamo aspirare per non avere sorprese quando il sistema è sottoposto a un super-lavoro è quello più vicino alla cosiddetta "zero latency" (latenza zero) che solo le interfacce dotate di grande velocità di elaborazione dei dati sono in grado di garantire.
Il tipo di connessione richiesta ci dice se occorre una connessione su protocollo USB 2.0, USB 3.0/3.1 tramite connettori Standard-A (il più diffuso), B (il tipico connettore in uscita dai controller o le keyboard verso il computer su connettore A) o C (il connettore reversibile più piccolo), oltre al Thunderbolt 1 e 2 (standard Apple) e Firewire (oggi meno diffuso perché meno veloce di USB 3). L'alimentazione di un'interfaccia avviene quasi sempre collegandola semplicemente al computer via USB. La presenza di alimentazione esterna su un modello solleva il computer dal dovergli dare corrente via USB.
La qualità intrinseca (e il costo) di un'interfaccia dipende soprattutto dai suoi componenti hardware. Affidandoci ai numeri dichiarati dal produttore, possiamo valutare questa qualità leggendo, per esempio, i valori di operatività dell'interfaccia durante processo di conversione dei segnali audio analogici acquisiti in dati digitali (Analog/Digital Conversion) e viceversa quando il DSP del sistema riconverte ciò che ha processato digitalmente in segnali analogici (Digital/Analog Conversion) che diventano poi suono per le cuffie e per i diffusori audio. I bit di risoluzione e la frequenza di campionamento digitale del segnale analogico sono i numeri magici. In questa categoria stiamo progressivamente passando da una conversione AD/DA a 16 bit di risoluzione e frequenza di campionamento a 44.1 kHz (la qualità cd della prima era digitale) a una conversione a 24 e 32 bit con frequenze di campionamento a 48, 96, fino a 192 kHz.
Un altro dato importante riguarda il livello di rumorosità intrinseca dei preamplificatori microfonici indicato da valori come il rapporto segnale/rumore (S/N ratio), la distorsione armonica totale (THD) che deve essere minima e il range dinamico (indicato in dB) ottenibili sul segnale in ingresso prima della con-versione. Questi dati ci dicono quanto l'interfaccia è in grado di preservare la qualità di quello che le stiamo dando in pasto.
Stiamo parlando del dialogo dell'interfaccia con il "mondo esterno", ovvero della tipologia di ingressi e uscite audio. Qui le esigenze possono variare a seconda che si produca musica senza la necessità di acquisire segnali esterni (produzione in-the-box con strumenti virtuali), che si debba registrare segnali di ogni tipo (acustici, elettrici e MIDI), che si abbia solo la necessità di mixare segnali preregistrati oppure, come è preferibile, che si debba poter fare tutto questo insieme. In termini di connessioni, stiamo parlando di ingressi e uscite analogici e digitali (MIDI compreso).
Per tutto ciò avremo bisogno di ingressi microfonici bilanciati (su connettori XLR) preamplificati e alimentati con la cosiddetta Phanton a +48V, ingressi di linea sbilanciati (su connettori Jack da 1/4" o coppia stereo Rca) e ingressi per segnali ad alta impedenza (Hi-z) per strumenti elettrici ed elettronici (su Jack da 1/4"), preferibilmente con controlli di volume e/o guadagno dedicati. Sui modelli che prevedono almeno due ingressi è ormai diffuso l'utilizzo di connettori coassiali (combo) in grado di accogliere sulla stessa presa cavi microfonici XLR e di linea Jack, utilizzabili alternativamente.
Avremo poi bisogno di uscite analogiche (sbilanciate su Jack da 1/4" o accoppiate su Rca, bilanciate su XLR in uso a livello professionale) per indirizzare ciascuno dei segnali in ingresso all'esterno come uscite separate (Out individuali), come due canali di uscita principale in stereo (Main con controllo di vo-lume) e come canali secondari in stereo (Monitor) per ascoltarli, magari insieme a quelli in arrivo dal computer (Mix) anche con una cuffia collegata a una connessione dedicata (su Jack da 1/4" stereo preferibile al minijack da 1/8") e dotata anch'essa di un proprio controllo di volume. Le interfacce audio un po' più costose sono in grado di gestire anche sorgenti digitali (SPDIF e/o ADAT stereo e/o Midi In e Midi Out). Sui modelli professionali multicanale a rack troviamo anche AES/EBU e word clock, fondamentali per la sincronizzazione con altri apparecchi digitali.
Parlando di connessioni, non possiamo fare a meno di ricordarvi che l'uso di cavi di scarsa qualità può annullare le prestazioni di qualsiasi grande interfaccia!
Migliori interfacce audio USB: la classifica
Noterete che non segnaliamo singoli prodotti, ma serie costituite da più modelli che si differenziano sostanzialmente nel numero degli input/output. Questa nostra fotografia è destinata a modificarsi nei prossimi mesi. Per questa ragione abbiamo voluto aggiungere un paio di new entry che hanno l'aria di potersi affermare prossimamente, scalzando la posizione di pro-dotti attualmente in classifica. È doveroso segnalare che le prime due della classifica sono le più vendute in assoluto, con un numero di pezzi enormemente superiore alla terza classificata.
1 Behringer UMC Series (USB 2.0)
Behringer U-Phoria UMC è la serie più economica ma, come è tipico del marchio tedesco pioniere del made in China, si presenta come un prodotto professionale, grazie anche alla presenza di preamp microfonici Midas, marchio professionale acquisito da Behringer qualche anno fa. La piccola UMC22 lavora a 16bit/48 kHz. Ha 1 ingresso strumento e 1 combi-XLR/Jack (microfonico con Phantom/linea) e 2 uscite (L e R) + cuffia. Dal modello UMC202HD in su si lavora a 24bit/192 kHz con via via più ingressi e uscite a disposizione, anche con insert per effetti hardware. Da UMC204HD si comincia ad avere Midi In e Midi Out fino ai quattro ingressi e alle uscite XLR bilanciate del modello UMC404HD.
2 Focusrite Scarlett (USB-C)
Quando Focusrite decise di colorare di rosso i suoi prodotti per l'home e project studio fu un successo annunciato. L'affidabilità della serie economica Scarlett (giunta alla terza generazione) ha fatto il resto. Sampling rate a 24bit e frequenze da 44.1 a 192kHz significano maggior dinamica e minor distorsione. 1 ingresso mic (con Phantom) e 1 ingresso linea/strumento su 2 uscite L e R e cuffie, sono le dotazioni basiche di Scarlett Solo. I 2 ingressi combi-XLR/Jack mic/linea o strumento) per Scarlett 2i2 diventano 4 (2 mic/strumento + 2 linea), 4 uscite separate, Midi In e Out per Scarlett 4i4 fino agli 8 ingressi (Spdif In, 2 Mic/strumento + 4 linea) su 6 uscite separate (Spdif Stereo Out + 4 Line Out), Midi In e Midi Out di Scarlett 8i6 alimentabile esternamente. Extra classifica, segnaliamo che il modello a rack Scarlett 18i20 con 18 ingressi (compresi Spdif, ottici con clock e Midi) su 20 uscite tra analogiche e digitali + 2 cuffie.
3 Universal Audio Apollo (Thunderbolt - Mac Osx e USB 3 - PC Windows)
Con un costo 10 volte più alto della più economica interfaccia Behringer UMC22, prima classificata, la Apollo Solo di Universal Audio ottiene però gli stessi risultati in termini di valore complessivo del venduto. Sì perché qui stiamo parlando di un'interfaccia che porta con sé in bundle una suite di plugin software (emulazioni Neve, Manley, Marshall, Fender..) tra le migliori in assoluto, considerata dagli utenti come un reale valore aggiunto. Con una risoluzione di 24bit/192 kHz e un range dinamico sui preamp microfonici Unison di 127 dB, Apollo Solo si presenta con 1 ingresso strumento Hi-z, + 2 Mic/line e Phantom su 2 uscite L e R e cuffie, oltre a qualche altra caratteristica indubbiamente professionale. Solo un'annotazione per le due versioni desktop di livello superiore, che presentano compatibilità con il nuovo sistema di produzione UA Luna e più ingressi e uscite digitali: Apollo Twin X (Dual Heritage Edition, Quad Heritage Edition) e Apollo X4 indicano la distanza tra i due mondi home e professionale in termini di costo.
4 M-Audio M-Track (USB-B)
Il prezzo veramente accessibile delle interfacce prodotte dallo stranoto marchio M-Audio, ha generato nella serie M-Track un balzo delle vendite nei primi tre mesi del 2021. Ma non stiamo parlando del modello a 24bit/48 kHz M-Track visibile sul sito M-Audio nell'area dei prodotti non più disponibili, ma dei più economici modelli a 16bit/48 kHz M-Track Solo dotato di 1 ingresso Mic (con Phantom)/Line, 1 ingresso Line/Instrument, uscita cuffie su mini jack stereo, Direct Out su Rca stereo o USB, e M-Track Duo con 2 ingressi Mic (Phantom)/Line o Instrument con Direct Out individuali o stereo e Main Out (L e R) su jack da 1/4".
5 Steinberg UR (USB 2.0/3.0)
Chi lavora con Cubase trova nell'hardware Steinberg un porto sicuro. Tutti i modelli (con alimentazione USB o a rete) lavorano a 24bit con frequenze di campionamento da 44.1 a 192 kHz e montano preamp microfonici Yamaha, a partire da UR12 con 1 ingresso Mic, 1 Instrument, Stereo Output Rca e cuffie, al più conveniente UR22 mkII che offre 2 ingressi Mic/Line (il secondo con selettore Hi-z), Midi In e Midi Out, Line Output e molti più controlli di volume a disposizione sui segnali. Ingressi e uscite in più con i successivi modelli UR242 e UR44.
6 MOTU M Series (USB-C)
Si tratta probabilmente della prima serie di interfacce offerte da MOTU a un prezzo abbordabile, ma sempre di qualità molto elevata. La risoluzione è qui a 32bit/192 kHz, con 115 dB di dinamica (THD 0,0014) sui preamp microfonici.
Il modello M2 ha 2 ingressi Mic/Line/Guitar con phantom, uscita cuffie, Midi In e Midi Out, Monitor Out (L e R) su Rca e Jack 1/4". M4 aggiunge 2 ingressi Line e 2 uscite Line Out (L e R) Rca e Jack 1/4".
7 SSL 2 / 2+ (USB-C)
Uno dei nomi che hanno fatto la storia dell'audio professionale ha deciso da qualche anno di dedicarsi a una fascia più economica di prodotti. E comunque le due interfacce SSL 2 e SSL 2+ a 24bit/192 kHz riescono a raggiungere i 130.5 dB di dinamica sui preamp microfonici SSL su cui è possibile attivare i filtri 4K Legacy per ottenere la pasta sonora delle storiche console Solid State Logic. Essenziali i due modelli proposti, SSL 2: 2 ingressi combi-XLR/Jack Mic/Line/ Strumento (con phantom) su 2 uscite Jack 1/4" e uscita cuffie; SSL 2+ che aggiunge Midi In e Midi Out, una seconda uscita cuffie e un'altra coppia di Output (Rca).
8 NI Komplete Audio (USB 2.0)
Anche nel caso di Komplete Audio conta molto la quantità di utenti Native Instruments che ha voluto integrare il proprio software con un'interfaccia pienamente compatibile. Risoluzione a 24bit/192 kHz e software bundle Komplete aggiuntivo per i modelli Komplete Audio 1 con 1 ingresso Mic (phantom) + 1 ingresso Line/Instrument su jack da 1/4" e Line Out stereo su Rca e Komplete Audio 2 con 2 ingressi combo XLR/jack (Mic/Line o Instrument) e 2 Out su jack 1/4". Si passa ai 6 canali con Komplete Audio 6.
9 Mackie Onyx (USB 2.0)
La linea di prodotti Onyx (lanciata dalla rifondata Mackie quasi vent'anni fa con i primi mixer analogici a interfaccia digitale dal conveniente rapporto qualità/prezzo) è divenuta quasi un brand a sé ormai affermato. Così si sono fatte conoscere anche le interfacce audio a 24 bit/192 kHz Mackie Onyx Artist 1.2 e Onyx Producer 2.2, modelli entry level con 2 ingressi (Mic e Line/Instrument) su 2 uscite Line e cuffie, il primo, e 2 ingressi Mic/Line/Instrument su 2 uscite Line e cuffie + Midi In e Out, il secondo.
10 Presonus AudioBox/Studio (USB 2.0)
Per il suo 25esimo anniversario, Presonus cambia il colore delle sue interfacce audio USB da azzurro a nero e ottiene massimi risultati dall'offerta AudioBox/Studio (microfono a condensatore, cuffie e software Stu-dioOne insieme) di cui l'interfaccia Audiobox USB 96 è la componente centrale. Lavora a 24bit 96 kHz e offre 2 ingressi Mic/Instrument su 2 uscite Main Out (L e R) Midi In e Midi Out, 1 per cuffie.
Migliori interfacce audio USB bonus
Dovendo stilare una classifica delle prime 10 migliori interfacce audio USB, sono rimasti fuori alcuni prodotti che, nel momento in cui leggerete questo articolo potrebbero essersi meritati migliore posizione. Segnaliamo almeno un paio di interfacce di fascia media/medio-alta che hanno ottenuto numeri altrettanto interessanti.
La serie Focusrite Clarett (USB-C, 24 bit/192 kHz) che comprende i modelli Clarett 2 Pre, 4 Pre e 8 Pre, offre migliori preamp microfonici e maggiori connessioni rispetto alla citata Scarlett, a un prezzo prevedibilmente più alto.
La serie Audient EVO/iD (USB-C, 24bit/96kHz) ha un design particolarmente originale rispetto alla maggior parte degli altri produttori e prestazioni professionali (124 dB di range dinamico sui preamp microfonici e THD 0,001). I modelli disponibili sono: EVO/iD4 (2 In + 2 Out), EVO/iD14 (10 In + 6 Out), EVO/iD22 (10 In + 14 Out) ed EVO/iD44 (20 In + 24 Out).
Un'interfaccia "emergente" che si è fatta notare per l'exploit di vendite ottenuto negli ultimi mesi è la sorprendente Antelope Zen GO (USB-C, 24bit/192 kHz). Il sistema lavora a 64 bit, con una tecnologia proprietaria simile a quella adottata da Universal Audio) ed è in grado di offrire prestazioni di livello professionale.