Quali sono i migliori multipad per batteria? Quali sono le migliori marche in circolazione? In questa guida abbiamo voluto confrontare 3 multipad di tre brand diversi: Roland, Alesis e Yamaha. E in particolare:
- Roland Octapad
- Alesis Strike Multipad
- Yamaha DTX Multi 12
L’obiettivo del confronto è fornirti una panoramica di quali sono le caratteristiche di questi tre articoli, analizzando le differenze più importanti, quali sono i punti di forza e gli eventuali svantaggi. Vuoi scoprire tutti sui migliori multipad? Guarda il video oppure continua a leggere l’articolo.
Roland Octapad
Il primo multipad della lista è Roland Octapad che presenta due file da quattro pad per un totale di otto. I pad sono posizionati tutti alla stessa distanza e hanno la stessa importanza. Dal punto di vista dei suoni, invece, Roland non si smentisce. Sono tantissime le opportunità di suono a tua disposizione e tutti modificabili a 360°. In particolare, sono disponibili 99 banchi di suono.
La parte anteriore di Roland Octapad è caratterizzata da MIDI IN e OUT, footswitch, higher control, 4 trigger esterni, Mix IN, output, cuffie e l’uscita per la pennetta USB e per il MIDI USB.
Nella parte “operativa”, invece, è presente la schermata principale che mostra alcuni elementi fondamentali. In alto a sinistra appare il numero e il nome del kit; in alto a destra sono disponibili i vari effetti personalizzabili; al centro, infine, ci sono i nomi dei vari pad; in basso a destra c’è la funzione per impostare il tempo.
Il pulsante di destra offre il controllo degli effetti che ti consente di scegliere quale tipologia di effetto aggiungere al tuo kit.
Uno degli aspetti più importanti di Roland Octapad il Phase Loop che permette di creare dei loop (cliccando su Standby) per poi andare a suonare con l’Octapad oppure con la batteria acustica. Le caratteristiche del Phase Loop consentono di decidere di quante misure dovrà essere il loop oppure quanto veloce dovrà essere il tempo.
Per utilizzare il loop ci sono tre possibilità: registrare, cliccando REC, oppure suonarlo e basta. Inoltre, potrai registrare anche più di un loop e sovrapporli.
Alesis Strike Multipad
Alesis Strike Multipad, il secondo kit multipad di questa lista, è completamente diverso dal vivo dal punto di vista del layout e della disposizione dei pad. Infatti, in questo caso avrai a disposizione 9 pad di cui sei normale e 3 di forma rettangolare e di dimensioni ridotte.
La parte anteriore di Alesis Strike Multipad è caratterizzata da alimentazione, due ingressi USB, MIDI Audio, MIDI IN e OUT, Main OUT e AUX OUT, Trigger IN (per inserire un pad normale e un pad stereo), Record IN, il Foot Control e l’uscita cuffie posizionata davanti.
Uno degli aspetti peculiari di Alesis Strike Multipad sono le luci. Sul multipad Alesis avrai modo di scegliere che colore di luci applicare su ogni pad. Ad esempio, un’applicazione interessante sarebbe quella di utilizzare un colore di luce per i rullanti, per i piatti oppure per gli altri pezzi della batteria come tom, timpano e cassa.
Come vedrai, alcune luci sono già preimpostate e fisse. Mentre, per quanto riguarda le luci lampeggianti, queste indicano i loop. Nel momento in cui la luce lampeggia, il loop è spento; quando la luce è fissa, invece, è attivo. I colori delle luci sono completamente personalizzabili andando nelle impostazioni del pad e scegliendo il colore (sia di quando è fermo e sia di quando si suona) attraverso la manopola di destra.
La caratteristica dei colori aiuta molto a capire quali sono i pezzi della batteria che su Alesis Strike Multipad.
Cliccando su “KIT”, invece, avrai l’opportunità di cambiare le tipologie di set presenti sui pad. Cliccando su “PAD” potrai modificare ogni aspetto del tuo pad a partire dalla sensibilità, la curva di sensibilità. Andando su “SOUND”, puoi decidere di scegliere diverse tipologie di suoni per uno stesso strumento.
Nella parte sinistra del multipad, invece, hai modo di inserire degli effetti ad un kit. Cliccando su “KIT FX” potrai scegliere l’effetto che preferisci e applicare l’effetto al pad che preferisci. Puoi applicare fino a 3 effetti diversi su uno stesso pad. Con “Master FX” applichi gli effetti a tutto il multipad.
Yamaha DTX Multi 12
L’ultima di questa lista è la Yamaha DTX Multi 12, un multipad dotato di 12 pad. Il primo aspetto da considerare sono i tre pad posizionati in basso. Potrebbero disturbarti mentre suoni? In realtà, sì perché sono rialzati però ci sono due modi per risolvere questo problema: spegnerli oppure utilizzarli in maniera più intelligente.
Ad esempio, potresti scegliere di applicare dei suoni più potenti o correlati a quelli dei pad più grandi. Quindi, utilizzare come charleston chiuso il pad più grande e come charleston aperto il pad più piccolo. In tal mondo, un’impostazione di questo tipo ti consente di fare lo stesso movimento che faresti con una batteria acustica.
In definitiva, le funzionalità di Yamaha DTX Multi 12 sono molto simili alle opzioni già viste con un costo decisamente inferiore. Al suo interno ci sono 200 possibilità di banchi di suono personalizzabili. Inoltre, alcuni banchi di suoni possono essere suonati anche con le mani.
Infine, la parte anteriore di Yamaha DTX Multi 12 ha il MIDI IN e OUT, Foot switch, Higher control, tre ingressi per altri tre pad, Aux IN, OUT L e R e uscita cuffie.