Quando arriva il momento di uscire dalle proprie mura di casa per andare a provare con il gruppo o, meglio ancora, per suonare dal vivo, ci si accorge abbastanza velocemente che non tutte le sale prova, i club o i locali in cui ci si trova a suonare sono dotati di un impianto audio residente di qualità (anzi, qualche volta non c'è proprio). Ecco allora che arriva il momento di acquistarne uno tutto vostro.
Potete scegliere un sistema di diffusione audio basandovi semplicemente sui dati tecnici dichiarati dal produttore, ma per scegliere il "vostro sistema", quello adatto alle vostre esigenze, è consigliabile affidarsi a un negozio che abbia caratteristiche adatte a questo tipo di acquisto.
La prima caratteristica che dovrebbe avere questo negozio è la disponibilità di un numero più ampio possibile di modelli.
Questo è molto importante perché, in generale, un negozio poco fornito tenderà a indirizzarvi verso ciò che avrà a disposizione in quel momento (Play! Music Store, per esempio, ha in esposizione un centinaio di sistemi differenti).
Quando si parla di sistemi di diffusione audio per musicisti ci si riferisce ormai a quelli attivi (cioè con amplificatori incorporati nei diffusori). La prima cosa che il negoziante farà sarà probabilmente capire di che cosa avete bisogno, quali sono le vostre necessità di amplificazione e qual è il contesto in cui il sistema dovrà operare. Potreste privilegiare la comodità di trasporto, la potenza del sistema, il tipo di platea... La copertura del sistema può andare da una piccola sala prove a uno spazio di grandi dimensioni, passando per piccoli club.
In base alle vostre risposte, il negoziante vi indirizzerà a un sistema a colonna, un sistema tradizionale o un sistema tradizionale con subwoofer. Vi chiederà anche che tipo di musica suonerete prevalentemente e, a seconda del budget a vostra disposizione, cercherà quindi le soluzioni più adatte alle vostre tasche. Di solito, il primo elemento che un cliente prende in considerazione quando decide di acquistare un impianto audio è la potenza del sistema. Solo dopo aver valutato la “dimensione” dell’impianto passa infatti a valutarne il prezzo perché non avrebbe senso risparmiare denaro per prendere qualcosa di inutilizzabile.
La potenza, però, è un indice relativo perché il dato importante è quanta pressione sonora (SPL) riesce a generare un sistema fornendogli una data potenza. Diventa allora fondamentale l’efficienza del diffusore, non tanto quanti watt sopporta. Si tratta di una semplificazione, perché il discorso è molto più complesso (la buona efficienza non è il solo parametro da tenere in considerazione per valutare un diffusore) ma almeno serve a sfatare il mito dei watt, un indicatore che viene utilizzato dai costruttori per precisare il tipo di applicazione a cui i diffusori si rivolgono.
Comunemente, vengono infatti consigliati:
- 300-1.000 watt stereo per piccoli locali;
- 1.000-5.000 watt per grandi locali;
- 5.000-30.000 watt per grandissimi locali, palazzetti, auditorium;
- 25.000-80.000 watt per grandi concerti all’aperto.
Se avete già alle spalle qualche esperienza, probabilmente avrete un vostro suono di riferimento che deriva dal sistema con cui avete avuto a che fare fino a quel momento. Una cosa da scongiurare è invece affidarsi passivamente al consiglio di un amico perché l’amico ha orecchie diverse dalle vostre e non è detto che corrisponda a quello che volete ascoltare voi. Così, la cosa migliore è poter ascoltare i sistemi presenti in negozio, facendo il classico confronto A-B. In ogni fascia di prezzo ci sono tantissime possibilità e poter passare da un prodotto all’altro velocemente può permettere di scegliere un prodotto rispetto all’altro in base ai propri gusti di suono.
Play! Music Store di Milano, per esempio, è dotato di una matrice a cui sono collegate via Dante, e con cablaggio Reference, tutte le casse dei sistemi esposti in negozio (circa un’ottantina di casse e una quindicina di sistemi a colonna).
Attraverso un tablet si può passare da una qualunque cassa attiva all’altra, abbinando anche un woofer e impostando la frequenza di taglio del crossover. Di conseguenza, se il cliente ha bisogno di strutturare un impianto complesso dotato di satelliti, woofer e linee di ritardo il tutto è simulabile in negozio (uno spazio paragonabile a quello di un piccolo club). Considerazioni su coperture più ampie arrivano dall’esperienza e dalla conoscenza dei prodotti da parte del responsabile del negozio. Sul tablet è disponibile una libreria di brani e la possibilità di ricevere eventuali reference track dal cliente via Bluetooth aptX lossless.
Quando ascoltate due modelli alla volta, facendo il confronto A e B, cercate di soffermarvi sulla capacità che il diffusore ha di essere pulito anche a volumi più elevati e avere sempre una buona headroom anche alzando l’SPL. Si sente subito quando la cassa economica suona inscatolata e senza risposta dinamica. Attraverso l’ascolto A-B si sentono subito le differenze anche tra modelli con lo stesso prezzo.
Ora, se il vostro budget a disposizione non è sufficiente a coprire il costo del sistema che vorreste comprare, cercate comunque di evitare acquisti non adatti; piuttosto comprate gradualmente i componenti, magari partendo prima dai satelliti e rimandando l’acquisto dei sub a più avanti.
Una volta individuato il sistema, prestate la giusta attenzione anche al resto della catena, a partire dal mixer a cui collegare i diffusori e ai cavi, che se non sono di qualità possono peggiorarne molto la fedeltà del suono. Se l’investimento per l’impianto è di un certo tipo, non potete poi risparmiare su questi due elementi, e neppure sugli altri accessori come gli stativi e le borse protettive.
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