Piccoli ma cattivi! 3 Amplificatori valvolari sotto i € 1000

Piccoli ma cattivi! 3 Amplificatori valvolari sotto i € 1000

In un periodo storico in cui tutto diventa digitale o ibrido, è ancora possibile spendere meno di € 1000 e rivolgersi ad una testata valvolare e “old school”. Ovviamente, si tratta di soluzioni che si adattano ad una molteplicità di situazioni: sala prove, in casa, in piccoli locali. Insomma, tutto il necessario a fronte di un investimento adeguato nella tua strumentazione. Esistono davvero alternative di questo tipo? 

Leggi le altre guide dedicate agli amplificatori valvolari: 

Miglior amplificatore rock sotto i € 1000 

Orange TH30 

Il primo ampli è un super classico, nonché l’unico dotato di 30 watt. Parliamo dell’Orange TH30, un amplificatore che può spaziare dai clean più puliti fino ad arrivare a distorsioni più cattive. L’Orange TH30 è dotato di due canali, Clean e Dirty, e presenta un pannello frontale molto semplice da usare. 

Ad esempio, il canale Clean ha solo 3 controlli: volume, basse e alte; anche il canale Dirty si caratterizza da tre controlli (volume, Gain e Shape). In particolare, il controllo Shape funziona al pari di un tono della chitarra e influenza il suono rendendolo più “scuro” oppure più “chiaro”. 

L’ampli è spinto da 4 valvole EL84 che possono essere anche dimezzate attraverso uno switch posizionato sul pannello posteriore. Con l’Orange TH30 potrai anche dimezzare il wattaggio con l’opportunità di suonare in casa. 

Marshall SV20H Studio 

Il Marshall SV20H Studio è una versione più moderna e compatta dei classici ampli Marshall. A differenza dell’Orange, il Marshall SV20H è un amplificatore monocanale e sul pannello frontale ci sono i vari controlli come il Presence, i tre potenziometri dell’EQ e poi due volumi High Treble e Normal. 

Esattamente come la “sorella maggiore”, anche questa mini plexi presenta i famosi quattro ingressi divisi nel canale High Treble, quello più chiaro e tagliente, e del canale Normal che offre un suono più scuro e ricco di basse. 

Sul Marshall SV20H Studio non c’è un controllo per il Gain. Infatti, l’unico modo per ottenere un suono distorto è quello di mandare in saturazione le valvole in maniera naturale e, quindi, alzando il volume il più possibile. 

Nonostante la possibilità di dimezzare la potenze, il Marshall SV20H offre il meglio di sé se spinto al massimo. Ecco perché potrebbe valer la pena equipaggiarsi di un attenuatore di potenza

PRS HDRX20

Il terzo amplificatore è il PRS HDRX20. Ma cosa c’entra Hendrix con PRS? Devi sapere che nel 2018, Paul Reed Smith insieme a Doug Sewell hanno potuto studiare un ampli personale di Hendrix, molto probabilmente utilizzato a Woodstock. Pertanto, hanno deciso di ricreare quella circuiteria di fine anni ‘60 in un piccolo ampli da 20 watt. 

Sul pannello frontale di questo amplificatore c’è la Presence, i controlli di EQ e una novità introdotta da PRS che consente di mixare i due canali della plexi. Inoltre, nonostante siano disponibili due volumi indipendenti dei rispettivi canali, c’è anche un Master Volume che consente di gestire il tutto in maniera molto più semplice. In questa maniera, è possibile ottenere dei suoni Clean senza rinunciare al volume. 

Il PRS HDRX20 è dotato anche di due piccoli switch aggiuntivi: il primo è uno Switch Bright, mentre il secondo è un High Made Gain. C’è da dire che, sebbene il PRS sia di chiara ispirazione “hendrixiana”, ciò non significa che si tratti di un ampli limitato ad un genere: anzi, essendo un Plexi Style, si adatta a qualsiasi tipo di stile. 

Amplificatori rock: guida all’acquisto 

La scelta di un amplificatore rock sotto i € 1000 richiede una riflessione approfondita, soprattutto tenendo conto che ci sono numerosi fattori che influenzano la qualità del suono. Vediamo quali sono alcuni elementi da non sottovalutare per fare la scelta migliore per le tue esigenze. 

Potenza e dimensioni 

Per prima cosa, tocca considerare la potenza di un amplificatore. Per gli amanti del rock, ampli con almeno 20-30 watt di potenza sono l’ideale per ottenere un suono potente e una distorsione adeguata. Ovviamente, considera anche le dimensioni: ampli più grandi tendono ad avere una maggiore potenza ma sono anche più pesanti e, quindi, meno pratici per spostamenti frequenti. Il nostro suggerimento è equilibrare la potenza con la praticità. 

Tipo di amplificatore

Devi sapere che esistono diverse tipologie di amplificatori tra cui scegliere: a valvole, a stato solido e ibridi. Per suonare rock, una scelta perfetta sono sicuramente gli amplificatori a valvole, noti per il loro calore e per il timbro vintage. 

Canali e funzionalità 

Quando si sceglie un amplificatore in questa fascia di prezzo, è bene considerare anche il numero di canali e le funzionalità a cui avrai accesso. Alcuni amplificatori sono caratterizzati da un unico canale attraverso cui si passa da un suono pulito ad uno distorto semplicemente tramite la saturazione delle valvole. In altri casi, invece, potresti avere a disposizione due canali, uno per il suono pulito e l’altro per il distorto. 

Oltre questo, troverai anche una serie di controlli che ti consentiranno di ottenere il suono che desideri e funzionalità aggiuntive come il loop effetti per rendere il tuo amplificatore ancora più completo. 

Conclusioni 

In un mondo sempre più digitale, ci sono ancora tanti chitarristi che sono alla ricerca di un amplificatore dal carattere “old school” e, magari, caratterizzato da valvole. Questi ampli si rivelano delle scelte molto versatili, in quanto si adattano a diverse situazioni, e offrono una serie di vantaggi attraverso cui ottenere un suono distorto perfetto. 

Ognuno degli amplificatori di cui abbiamo parlato presenta le sue peculiarità e ciascuno di loro si rivela perfetto per soddisfare le esigenze del chitarrista rock. Prima di scegliere un qualsiasi amplificatore per completare la tua strumentazione, vale la pena analizzare aspetti come la potenza, le dimensioni, il tipo di amplificatori e le funzionalità aggiuntive affinché la tua decisione sia definitiva.