I Chitarristi blues dimenticati: John Hurt ed Elizabeth Cotten

I Chitarristi blues dimenticati: John Hurt ed Elizabeth Cotten

Qual è il sogno di ogni musicista? Alcuni potrebbero rispondere di scrivere la canzone più bella di sempre, altri desiderano di essere popolari, vivere al centro del gossip, guadagnare una fortuna e fare una bella vita. Più realisticamente, potrebbe semplicemente vivere dignitosamente del proprio mestiere. 

Invece, quale potrebbe essere l’incubo di ogni musicista? Molti potrebbero rispondere: diventare famosi dopo la morte, senza poter vedere il successo della propria musica. Devi sapere che, artisti come Nick Drake e Jeff Buckley, che hanno raggiunto la fama postuma e hanno influenzato decine di altri musicisti, non sono riusciti a vedere come sarebbe potuta andare la propria carriera. La vita di due chitarristi come Elizabeth Cotten e Mississippi John Hurt è andata diversamente. 

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L’inizio di un viaggio musicale 

Torniamo indietro al 1893, anno in cui Elizabeth Cotten e Mississippi John Hurt nascono, rispettivamente nella Carolina del Nord e nel Mississippi, entrambi nel sud degli Stati Uniti. A quei tempi, nonostante una rapida espansione industriale e urbana, la maggior parte della popolazione viveva ancora in zone rurali, lavorando nelle fattorie. 

Elizabeth e John iniziarono a suonare molto presto. Già dall’età di 8 anni, Elizabeth era in grado di strimpellare le prime canzoni, mentre John iniziò da autodidatta a partire dall’anno successiva. 

La loro prima chitarra fu uno strumento di seconda mano, uno strumento accompagnato da un libretto di canzoni semplici da imparare come “Spanish Fandango” di Henry Warrell, inglese emigrato negli Stati Uniti all’inizio del 1800. Warrell, che si reinventò come artigiano, riuscì col tempo a fare della musica il suo lavoro principale. 

Le sue composizioni, come "Spanish Fandango", erano parte del "Warrell's Guitar School" o "The Eclectic Guitar Instructor". “Spanish Fandango”, accordata in Open G, è diventata uno standard del blues fingerstyle, ed era suonata sia da Elizabeth che da John all’interno dei loro repertori. 

Durante l'adolescenza, Elizabeth compose diverse canzoni proprie, tra cui "Freight Train", mentre John iniziò a suonare in duo con un violinista, entrambi mantenendosi con altri lavori.

Nel 1928, John ebbe l’opportunità di registrare per un’etichetta di Memphis dopo aver vinto un premio in un concorso musicale ma il disco registrato fu un fallimento commerciale, costringendolo a tornare ad Avalon, la sua città natale. Invece, Elizabeth, con la nascita della figlia, si spostò con la famiglia in diverse città, stabilizzandosi poi a Washington. 

Il meritato riconoscimento 

Durante gli anni della Grande Depressione, l’economia di tutto il mondo era in crisi e la scena musicale aveva iniziato ad apprezzare generi come il jazz. Le masse, quindi, non prestavano più attenzione al blues. 

Dopo questi eventi personali, Elizabeth smise di suonare per oltre 25 anni, mentre John, tornato ad Avalon, iniziò a svolgere diversi lavori lontani dalla musica. Elizabeth fu riscoperta da Charles Seeger, il padre di Pete Seeger, mentre lavorava come domestica presso la loro famiglia e, con il tempo, riprese a suonare da zero.

A partire dagli anni ‘60, gli Stati Uniti conobbero di nuovo l’interesse per il blues elettrico con artisti come Muddy Waters. In quel tempo, Tom Hoskins, un grande appassionato di blues, trovò in un’antologia della musica folk americana due brani di John e decise di cercarlo, trovando informazioni utili solamente su un vecchio atlante del 1800. 

Invece, nel 1957, uscì “Elizabeth Cotten: Folksongs and Tunes”, che includeva le sue versioni di “Vestapol” e “Spanish Fandango”. Tre anni dopo, Elizabeth riuscì a suonare al Newport Folk Festival, manifestazioni in cui si esibì anche John Hurt. Nel 1963, esattamente 70 anni dopo la loro nascita, entrambi ricevettero il meritato riconoscimento. 

Chitarre acustiche per suonare blues

Epiphone L-00 Studio

La Epiphone L-00, una chitarra rifinita degli anni '30, è un esempio degli strumenti dell'epoca. Si tratta di un modello “parlor”, di dimensioni piuttosto contenute, molto apprezzato dai chitarristi blues per la loro qualità timbrica compressa e la scala corda. 

Anche se non eccelle nelle basse frequenze, offre melodie ben definite ed è molto adatta per il fingerstyle. Inoltre, la Epiphone L-00 è equipaggiata con un preamplificatore Fishman Sonitone ed un pick-up alla buca Fishman Sonicore. 

Gretsch G5021E Rancher Penguin Parlor

Anche la Gretsch Rancher Penguin è una parlor ed è nota per la sua estetica accattivante. Nonostante le dimensioni ridotte, questa chitarra offre un suono distintivo, anche se non si può aspettare un volume impressionante o una forte presenza di basse frequenze.

Dal punto di vista della costruzione, la Rancher Penguin è realizzata con un top in abete massello con fondo e fasce in acero, manico in mogano, tastiera in alloro, ponte in alloro e intarsi in miniatura Neo-Classic madreperlati. 

Martin 000CJR-10E StreetMaster

La Martin 000-15M StreetMaster è un esempio di chitarra che riflette l'estetica usurata dal tempo, con un corpo in mogano che offre un suono bilanciato. 

Ma la Martin non è solo estetica. Si tratta di uno strumento molto comodo da suonare grazie ad un corpo più sottile e un manico high-performer taper. Inoltre, la StreetMaster è dotata anche dell’elettronica Fishman Sonitone che consente di collegarsi e di suonare amplificati durante i concerti. 

Taylor American Dream AD11e-SB

Nel 2024, Taylor Guitars festeggia 50 anni con produzione serie di modelli in edizione limitata, tra cui la AD11e-SB della serie American Dream, una chitarra dalle dimensioni ridotte che offre un suono eccellente e finiture curate.

Questa Taylor è realizzata con top in abete, corpo in noce massello e manico in mogano tropicale. Al suo interno è montato un rinforzo di classe C che consente di accedere a delle frequenze basse e ad un sustain maggiori. 

Conclusioni 

La storia di Elizabeth Cotten e di John Hurt dimostra come, nonostante le difficoltà e gli avvenimenti della vita, entrambi siano stati in grado di lasciare un segno indelebile nella storia della musica. La loro riscoperta come artisti a partire dagli anni ‘60, ha permesso a numerose generazioni di chitarristi di apprezzare il valore della loro musica. Chitarre come Epiphone, Gretsch, Martin e Taylor continuano ad ispirare migliaia di musicisti e a rendere il giusto tributo a chitarristi unici come Elizabeth e John.