Molti chitarristi sostengono che le Gibson siano troppo costose e che non giustifichino il prezzo elevato a cui vengono vendute. Ecco perché abbiamo deciso di confrontare le controparti Epiphone per capire se soluzioni di questo tipo possano garantire un miglior rapporto qualità-prezzo. In particolar modo, analizzeremo due modelli iconici che hanno fatto la storia della musica rock e non solo: Flying V e Explorer.
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Breve introduzione a Flying V ed Explorer
Considerate due delle chitarre elettriche più iconiche del catalogo Gibson, la storia della Flying V e dell’Explorer inizia a partire dagli anni ‘50, quando il brand americano decise di innovare il design del suo catalogo per discostarsi da modelli tradizionali come la Les Paul.
Entrambe le chitarre, quindi, furono introdotte nel 1958, un periodo in cui il rock ‘n’ roll stava iniziando a dominare la scena della musica mondiale.
La Flying V è una chitarra elettrica dal design audace, uno strumento che rompe con la tradizione attraverso un corpo a forma di “V”. Sebbene inizialmente non abbia avuto un grande successo a livello commerciale, la Flying V trovò una seconda vita negli anni ‘60, quando chitarristi come Albert King e Jimi Hendrix iniziarono ad utilizzarla, contribuendo a farla diventare l’icona che è oggi.
Negli anni '70 e '80, la Flying V divenne particolarmente popolare tra i chitarristi heavy metal, grazie alla sua estetica aggressiva e al suo suono potente. Durante quegli anni, Gibson introdusse diverse varianti, modificando materiali e finiture per adattarsi alle preferenze dei chitarristi.
Anche l’Explorer rappresentava la volontà di Gibson di spingersi oltre i confini del design tradizionale. Sebbene non ebbe un immediato successo, trovò nuova verve quando fu adottata da chitarristi rock e metal come James Hatfield dei Metallica.
L’Explorer è apprezzata per la sua capacità di produrre un suono potente e definito, perfetto per riff metal. Anche in questo caso, Gibson ha deciso di produrre diverse versioni di Explorer utilizzando materiali differenti come il mogano e il korina, e aggiornando l’elettronica per rispondere alle esigenze tecnologiche dei chitarristi.
Flying V e Explorer: Epiphone e Gibson a Confronto
Epiphone 1958 Korina Explorer
La collaborazione tra Epiphone e Gibson Custom Shop ha cercato di rendere accessibile ad un pubblico più ampio, una delle chitarre più iconiche e rare di sempre: la Gibson Explorer del 1958, una chitarra che, in condizioni originali, ha raggiunto valutazioni impressionanti. Un vero e proprio pezzo di storia che, attraverso questa collaborazione, viene riproposto ad un prezzo decisamente più abbordabile.
Il legno utilizzato per la Epiphone Explorer, quindi, è il korina, un materiale utilizzato di rado ma che contribuì a dare alla chitarra un peso sorprendentemente leggero e un suono molto particolare. Il design è indubbiamente vintage, con un’estetica che richiama fedelmente il modello del ‘58.
Il suono è sicuramente uno degli aspetti più interessanti di questo strumento, influenzato dalla presenza dei pickup Burstbucker di Gibson che offrono una dinamica importante. Tuttavia, ci sono degli elementi che non giustificano completamente il prezzo di questo strumento.
Infatti, superata la soglia dei € 1000, probabilmente ci si aspetterebbe una chitarra elettrica impeccabile, sotto diversi punti di vista. Tuttavia, si rivela un’aggiunta affascinante per chi apprezza gli strumenti iconici.
Gibson 80s Explorer
Se sei un fan dei Metallica o del trash metal in generale, la Gibson Explorer 80s è lo strumento dei tuoi sogni. Appena si apre il case, si percepisce subito un feeling completamente diverso: l’estetica, semplice ma accattivante, rimanda subito a sonorità potenti e aggressive.
Il suono di questa Gibson è decisamente più potente e ricco rispetto alla sua controparte Epiphone. Nonostante non sia di ispirazione vintage, i pickup passivi 80s Tribute ricreano perfettamente il suono di quegli anni, offrendo una risposta piuttosto dinamica. Il corpo e il manico in mogano, con la tastiera in palissandro, completano uno strumento che può definirsi a tutti gli effetti impeccabile.
Quando si analizzano chitarre di questo tipo, la differenze di prezzo con una Epiphone può essere significativa ma è giustificata dalla qualità complessiva e dal mantenimento del suo valore nel tempo. Una Gibson Explorer Made in Usa, infatti, non è un semplice strumento musicale ma un vero e proprio investimento.
In termini di suonabilità, questa Explorer si comporta bene in diversi contesti sonori, passando agevolmente dal suono pulito ad un timbro più aggressivo. Anche se la forma potrebbe non essere adatta a suonare blues, offre una buona risposta anche per questa tipologia di genere, pur essendo progettata per rock e metal.
Epiphone Flying V Kirk Hammet 1979
Probabilmente considerata una delle chitarre più scomode da suonare seduti, le Flying V rappresentano degli strumenti iconici utilizzati da alcuni dei più famosi chitarristi al mondo.
La Epiphone Flying V Kirk Hammet offre una grande comodità per quanto riguarda il manico, consentendo alla mano sinistra di trovare una buona posizione con estrema naturalezza. La Epiphone Flying V fa parte della linea “Premium” di Epiphone, dal prezzo più elevato, e garantisce un feeling al tatto molto più vicino ad una Gibson, suggerendo una qualità superiore.
Il mogano è stato utilizzato per corpo e manico, mentre la tastiera è in alloro indiano. I pickup, invece, sono dei Gibson T-Type calibrated USA, progettati ad hoc per replicare il suono delle Gibson anni ‘70.
In ogni caso, la Flying V è stata la prima Gibson acquistata da Kirk Hammet e ha contribuito a plasmare il suono di numerosi album e concerti dei Metallica. Sono disponibili altre due versioni di questo strumento: una Gibson e una versione Custom Shop Murphy Lab dal prezzo che raggiunge circa € 15.000. Anche se questa Epiphone non è a quei livelli, rimane un’alternativa valida per i fan di Hammet e dei Metallica.
Gibson 70s Flying V
La Gibson 70s Flying V è una chitarra che trasmette una qualità superiore in ogni suo aspetto: verniciatura, profumo del legno, binding, etc. Si caratterizza da un suono più aperto, meno compresso, specialmente sui toni più puliti. Inoltre, il colore della Flying V rievoca sensazioni vintage, sicuramente apprezzate da chi ama feeling di questo tipo.
La chitarra è costruita con corpo e manico in mogano, mentre la tastiera è in palissandro. I pickup sono i 70s Tribute di Gibson, ideati per replicare il timbro delle chitarre di quell’epoca. Applicando un overdrive, il suono di questo strumento diventa ancora più credibile e consente alla chitarra di esprimersi al meglio.
La differenza tra questa Gibson e la Epiphone è evidente: si tratta di uno strumento di qualità nettamente superiore che giustifica il prezzo decisamente più alto.
Conclusioni
Ogni volta che si parla della qualità delle chitarre elettriche Gibson, è inevitabile scatenare un dibattito tra musicisti che sono subito pronti a criticare il brand o a difenderlo con passione. In ogni caso, il confronto tra Gibson ed Epiphone mette in luce differenze sostanziali che vanno oltre il prezzo. Mentre le Epiphone offrono una soluzione valida per chi è alla ricerca di uno strumento dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, le Gibson si distinguono per una qualità costruttiva e sonora che giustifica il loro prezzo più elevato.
La scelta tra i due brand, quindi, dipende dalle esigenze personali. Chi è alla ricerca di un’icona senza compromessi, troverà in Gibson un investimento valido, sotto ogni punto di vista; le Epiphone, però, rappresentano un’alternativa interessante soprattutto per chi vuole avvicinarsi a modelli iconici senza spendere cifre esorbitanti.