Attivi e dinamici, in musica e oltre, i Periodo Blu curano ogni passaggio, ogni iniziativa, ogni dettaglio (sul nostro Villaggio Musicale, il loro profilo è completo al 97%!). Punta di diamante di DIGA Records, il gruppo capitanato da Jason Miani, cantante e autore, ha pubblicato a novembre il suo primo singolo intitolato Paranoia, a neanche un mese dal successone al Rockport Festival di Taranto. Il pezzo, prodotto da Francesco Gaudio, è un soliloquio sincopato e retto dalle parole di Jason, intrecciate perfettamente con i cambi di ritmo di Santino Pisanelli e Michele Passariello, rispettivamente batterista e bassista, e con le armoniche distorsioni del chitarrista Giulio D’Alfonso. Tra brandelli di Arctic Monkeys, avanguardie in stile King Krule e melodie alla Lucio Battisti, i PB si presentano al grande pubblico con l’approccio di chi ci sa fare sul serio. Risulta impossibile, ascoltando la loro musica, non pensare ai primissimi Marlene Kuntz.
Provenienti da esperienze musicali diverse, i quattro hanno scelto di dedicare la loro vita a un’espressione professionale delle sette note, nell’esigenza di instaurare una comunicazione universale con l’ascoltatore. Uno scambio che, specie nei live, si trasforma nella condivisione di impeti, problemi, desideri, intenzioni, creando una relazione indissolubile: una connessione, fra i Periodo Blu e il circostante. Il dialogo interiore di Paranoia infatti racconta della forte fatica che spesso si è costretti a compiere per uscire da se stessi e dialogare con gli altri, fra disagi, grida, caos: paranoia.
La band pugliese ha ora in programma altri tre singoli, il lancio di un EP e un calendario di live in via di definizione. Paranoia avrà inoltre il suo videoclip, attualmente in lavorazione, ottimizzato per la fruizione su Instagram e TikTok. Inoltre, in anteprima per SMMAG!, conosciamo il titolo del prossimo singolo in uscita: "4 PM". Per il momento non possiamo dire tantissimo, ma la canzone potrebbe indagare il concetto di tempo nella nostra società iperattiva che ci costringe “a vivere alla velocità di un Frecciarossa – ma sui binari del Brucomela”.