Siamo giunti al settimo volume. Abbiamo già parlato di molte cose, tra mindset aziendale, percezione, NFT, strategie per differenziarsi, valorizzazione dei live e personalizzazione della comunicazione (trovate tutto nei 6 numeri precedenti di SMMAG!). Ma adesso penso serva fare un passo indietro, per ritrovare te stesso. In questo volume, proveremo a rispondere a tante domande, tra cui: “quale specifico genere musicale sto suonando?”, questione banale solo all’apparenza. Una volta trovata la prima risposta, ci domanderemo: “chi sono e dove si trovano i miei fan?”. Il tutto, per arrivare al vero nocciolo della questione: “come costruire un’identità musicale e comunicativa coerente ed efficace”. Il viaggio ha inizio!
Studia la sottocultura del tuo genere
Per prima cosa, come sempre, c’è bisogno di studiare. Sebbene i confini tra i generi musicali siano sempre più sfumati, riuscire a definire con precisione il tuo genere può rivelarsi estremamente vantaggioso.
Nel 2023 (ma in realtà già da un bel po’...) etichettarsi genericamente come rock, pop, hip-hop e così via… può essere piuttosto controproducente per almeno due motivi. Il primo, è che nella mente dei tuoi ascoltatori sei subito messo a paragone con i mostri sacri che hanno fatto nascere quel genere musicale, e tutti i suoi sottogeneri… converrai come sia una posizione percettiva piuttosto scomoda per un’artista emergente; ma il secondo, e più concreto, motivo è che non stai sfruttando il potere delle nicchie.
In un mercato discografico saturo di contenuti, si sta cercando in ogni modo di instaurare un certo ordine all'interno della vasta gamma di proposte musicali. Per questo motivo, nei recenti decenni, ogni genere musicale principale ha dato origine a una serie di sottogeneri, ognuno associato a vere e proprie sottoculture: ogni nicchia ha la sua arte distintiva, frequenta specifici luoghi, adotta un certo stile di abbigliamento e comunica con uno stile ben definito. L'aspetto positivo è che, oggi, ogni nicchia rappresenta ora una potenziale miniera d'oro. Questo perché siamo in grado di riunire “con un clic” persone da ogni angolo del mondo, accomunate da una medesima passione, in questo caso proprio da un sottogenere musicale.
Pertanto, se stai avviando un nuovo progetto musicale o stai cercando di individuare il tuo pubblico di riferimento, può essere strategico individuare una particolare sfumatura di arrangiamento da dare alle tue composizioni, entrando nel sottogenere che meglio rispecchia il tuo gusto. Un consiglio per orientarti? Ascolta e immergiti in ore di musica proveniente da diverse culture per ampliare i tuoi orizzonti musicali e prendere decisioni più consapevoli. Un esempio? Mi viene in mente il supergruppo italiano “I Hate My Village”, che ha scelto l’Afrobeat come sua nicchia d’oro.
Espandi geograficamente il tuo target
Innanzitutto, è importante concordare sul fatto che al giorno d'oggi il tuo pubblico potenziale sia essenzialmente il mondo intero. Un mondo accessibile con pochi clic: un successo tra le tante incognite di questa nuova società iperconnessa. Una volta individuato il tuo sottogenere, come identificare i luoghi dove viene ascoltato di più? Beh, “Google is your friend”! Dopo alcuni minuti di ricerca online, potrai scoprire, ad esempio, che i Paesi in cui la musica elettronica è più consumata comprendono gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Germania, la Francia e i Paesi Bassi; nel frattempo il Canada dimostra un'attrazione per l'EDM e le colonne sonore dei videogiochi; la Techno gode di popolarità in Germania e nel Nord Europa... Ti potrebbe sembrare insolito, ma persino la musica cantata in italiano ha un certo fascino in Sud America, Spagna, Stati Uniti e in diverse parti dell'Oriente.
Bene. Adesso sai che genere fai e dove sono i tuoi fan. Ma questo non basta. Devi essere parte integrante della sottocultura musicale che scegli di intraprendere. Non puoi tenere due piedi in una scarpa: la tua comunicazione scritta e visuale deve seguire coerentemente l’atmosfera della tua musica. Ecco alcuni consigli di guida!
5 passi per individuare la tua identità
- Studia – per non fare passi falsi, prima di qualsiasi altra cosa - come ho già detto - tocca studiare. Studia i principali artisti, al pari di altri emergenti, e fai tue le icone visive associate a quel genere. Capire a fondo lo stile, i colori, i simboli e i tratti distintivi ti aiuterà a comunicare in modo efficace.
- Vivi – Se vuoi veramente entrare a far parte di una sottocultura, la devi vivere in prima persona: partecipa ad una miriade di concerti e visita i principali luoghi di aggregazione dei tuoi potenziali fan. Osserva con i tuoi occhi cosa li fa emozionare e muovere, ma soprattutto crea legami più forti di un follow sui social network.
- Mostra - Dal tuo outfit e live set, alla scelta della palette grafica delle tue uscite discografiche e dei tuoi contenuti sui social media: tutto dovrebbe contribuire a trasmettere l'atmosfera del tuo sottogenere. Ad esempio, se sei un artista indie-folk, potresti optare per tonalità terrose e design minimalisti;
- Ascolta – Metti in pratica una strategia “do-check-repeat”, che passa da un’attenta e costante raccolta feedback su ciò che stai producendo: fan, curatori di playlist, professionisti, amici… metti da parte l’orgoglio e ascolta le loro percezioni. Alla fine potrai sempre fare ciò che ti fa sentire più a tuo agio, ma almeno hai avrai più opzioni tra cui scegliere.
- Innova – Se vuoi scalare le gerarchie devi partire da una base condivisa, per poi innovare. Una volta a tuo agio dentro il tuo nuovo sottogenere, presto noterai anche lì una discreta competizione che ti farà sentire stretto. A questo punto, perché non fondere nella tua musica elementi di altre culture, per ottenere un risultato unico?